Carissimi Confratelli e carissimi giovani,
ci siamo preparati alla Pasqua con il cammino di quaranta giorni, al seguito di Gesù, unico Maestro e Signore.
Come i discepoli di ieri, di oggi e di sempre, come il discepolo che Gesù amava, icona prescelta da Papa Francesco per il prossimo Sinodo dei giovani, ci siamo messi in cammino con il nostro entusiasmo e la nostra fatica, con i desideri più belli e profondi del cuore e le nostre resistenze al lavorio dello Spirito.
Con il nostro peccato e l’appello del Vangelo alla conversione, siamo giunti, finalmente, alla Madre di tutte le Veglie e al tempo di Pasqua.
Abbiamo ascoltato il messaggio di Papa Francesco all’inizio della Quaresima:
«Nella notte di Pasqua rivivremo il suggestivo rito dell’accensione del cero pasquale: attinta dal “fuoco nuovo”, la luce a poco a poco scaccerà il buio e rischiarerà l’assemblea liturgica. “La luce del Cristo che risorge glorioso disperda le tenebre del cuore e dello spirito”, affinché tutti possiamo rivivere l’esperienza dei discepoli di Emmaus: ascoltare la parola del Signore e nutrirci del Pane eucaristico consentirà al nostro cuore di tornare ad ardere di fede, speranza e carità» (Papa Francesco, Messaggio per la Quaresima 2018, 1 novembre 2017).
Se non abbiamo vissuto a pieno la Quaresima, c’è il tempo supplementare di Pasqua: cinquanta giorni … un crescendo di Pentecoste. Lasciamoci raggiungere dalla luce della GRAZIA che non tramonta mai. La luce dello Spirito rischiari le menti e riscaldi i cuori. Rinnovati dalla Pasqua del Signore Gesù, ci auguriamo fraternamente la Sua pace ben diversa da quella che ci dà il mondo… La pace per noi, per i nostri cari, per tutti, per la Chiesa che è “Casa per molti, Madre per tutti”, per l’umanità intera, “nessunoescluso”.
È sempre l’alba di un giorno nuovo, il tempo di ricominciare GRAZIE a Dio Padre che rinnova tutti e tutto con la risurrezione del Suo Figlio.
Tanti AUGURI… e un abbraccio grande e forte
Don Pippo Ruta