Messina San Tommaso

Essere “Animatori Missionari” per i propri coetanei

La Scuola Animatori come esperienza che forma il cuore e la mente per aiutare il prossimo, proprio come voleva don Bosco.

Anche quest’anno la zona pastorale del MGS di Messina si trovata impegnata nella formazione integrale degli animatori delle diverse realtà che vivono il carisma salesiano. Tre sono stati gli incontri finora svolti.

Nel primo incontro si è evidenziato l’essere “Animatori Missionari” per i coetanei che si incontrano quotidianamente. Di vitale importanza è stata la testimonianza di Jolanda Cosetta, animatrice presso l’Oratorio salesiano di Valle degli Angeli, che dona affetto in spirito di servizio ai ragazzi diversamente abili presenti in questa realtà, attraverso il laboratorio di terracotta “Ninni Lab”, in cui i ragazzi possono sperimentare la loro creatività per mezzo della creta da modellare, proprio come farebbe un vasaio. La testimonianza è stata densa di emozioni ed interessante per l’esempio e l’incoraggiamento a fare altrettanto per il prossimo bisognoso, anche con piccoli gesti.

Nel secondo incontro si è trattata la tematica dell’immigrazione e dell’integrazione. A tenere l’incontro è stato Emiliano Abramo della Comunità di Sant’Egidio di Catania, un volontario che dona tempo ed energie per favorire l’integrazione degli immigrati ed evitare i pregiudizi della società. La sua testimonianza è stata preziosa perché si è percepita, seppur in minima parte, la condizione del migrante che sbarca al porto di Catania e il difficile viaggio che si è costretti a intraprendere. Un viaggio pieno di pericoli e di soprusi.

Nel terzo incontro, Invece, si è ripercorso il viaggio che un migrante intraprende al fine di poter arrivare sulle coste italiane per migliorare la propria condizione di vita. L’associazione “Don Bosco 2000” attraverso un semplice gioco ci ha aperto gli occhi per vedere le singole tappe che un immigrato è costretto a fare se vuole lasciare il proprio paese, l’accoglienza che le varie associazioni offrono in Italia e la risposta del tessuto sociale italiano nei confronti dell’accoglienza in generale. Per finire, due giovani immigrati hanno presentato la loro testimonianza e le difficolta riscontrate lungo il viaggio. Insomma, un’esperienza che forma il cuore e la mente per aiutare il prossimo, proprio come voleva don Bosco.

Davide Catarinicchia

Animatore Salesiano