Catania Cibali, 27 - 30 ottobre 2021

Uragano Medicane. Continuità didattica per gli studenti di Cibali

Al termine di una estate torrida caratterizzata da ondate di calore che hanno causato siccità ed incendi, sulla nostra penisola si sono abbattuti  fortissimi temporali con pioggie torrenziali, venti di burrasca e bombe d’acqua che hanno dato luogo ad allagamenti e frane.

Sul finire del mese di Ottobre, la Sicilia sud-orientale è stata interessata dalla formazione di un vero e proprio uragano inusuale per l’area mediterranea, il Medicane Apollo. I danni di questo evento sono riportati sulla cronaca di questi giorni.

Gli esperti del meteo ci avvertono che non si tratta di un ” normale” maltempo, bensì di fenomeni estremi collegati al cambiamento climatico che interessano tutto il mondo. Questo cambiamento è conseguenza del surriscaldamento del pianeta favorito dalla cosiddetta rivoluzione industriale, che ha diffuso e diffonde,  in atmosfera,  milioni di tonnellate di anidride carbonica (Co2).

Si parla di una vera e propria crisi climatica caratterizzata dalla tropicalizazione del clima con conseguenti grandini di forti dimensioni, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense. Questi fenomeni danneggiano la produzione dei campi e compromettono la sicurezza dell’intera popolazione.

Anche il mondo della scuola è stato coinvolto, infatti molti istituti scolastici hanno dovuto sospendere le lezioni. Non è questo il caso dell’istituto San Francesco di Sales che, analogamente a quanto è avvenuto lo scorso anno scolastico per l’emergenza sanitaria collegata al contenimento del covid, ha dato corso alla didattica a distanza. In questo modo sono stati garantiti la continuità della didattica e la sicurezza di studenti, familiari e docenti ma le incognite rimangono, le problematiche di cui sopra sembrano sopraggiunte per restare e a fronte di nefasti precedenti come l’alluvione di Novembre 2018 che ha interessato proprio il catanese o anche la catastrofica calamità naturale che ha colpito il nord della Germania negli scorsi mesi, diventa imperativa una maggiore e più coordinata mobilitazione sociale e politica, in questo senso il recente G20 tenutosi a Roma negli scorsi giorni rappresenta un cruciale passo avanti nella battaglia al cambiamento climatico. Fino ad ulteriori sviluppi appare saggio dare una occhiata al cielo e cercare di percepire “l’aria che tira”.