Al termine di una estate torrida caratterizzata da ondate di calore che hanno causato siccità ed incendi, sulla nostra penisola si sono abbattuti fortissimi temporali con pioggie torrenziali, venti di burrasca e bombe d’acqua che hanno dato luogo ad allagamenti e frane.
Sul finire del mese di Ottobre, la Sicilia sud-orientale è stata interessata dalla formazione di un vero e proprio uragano inusuale per l’area mediterranea, il Medicane Apollo. I danni di questo evento sono riportati sulla cronaca di questi giorni.
Gli esperti del meteo ci avvertono che non si tratta di un ” normale” maltempo, bensì di fenomeni estremi collegati al cambiamento climatico che interessano tutto il mondo. Questo cambiamento è conseguenza del surriscaldamento del pianeta favorito dalla cosiddetta rivoluzione industriale, che ha diffuso e diffonde, in atmosfera, milioni di tonnellate di anidride carbonica (Co2).
Si parla di una vera e propria crisi climatica caratterizzata dalla tropicalizazione del clima con conseguenti grandini di forti dimensioni, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense. Questi fenomeni danneggiano la produzione dei campi e compromettono la sicurezza dell’intera popolazione.
Anche il mondo della scuola è stato coinvolto, infatti molti istituti scolastici hanno dovuto sospendere le lezioni. Non è questo il caso dell’istituto San Francesco di Sales che, analogamente a quanto è avvenuto lo scorso anno scolastico per l’emergenza sanitaria collegata al contenimento del covid, ha dato corso alla didattica a distanza. In questo modo sono stati garantiti la continuità della didattica e la sicurezza di studenti, familiari e docenti ma le incognite rimangono, le problematiche di cui sopra sembrano sopraggiunte per restare e a fronte di nefasti precedenti come l’alluvione di Novembre 2018 che ha interessato proprio il catanese o anche la catastrofica calamità naturale che ha colpito il nord della Germania negli scorsi mesi, diventa imperativa una maggiore e più coordinata mobilitazione sociale e politica, in questo senso il recente G20 tenutosi a Roma negli scorsi giorni rappresenta un cruciale passo avanti nella battaglia al cambiamento climatico. Fino ad ulteriori sviluppi appare saggio dare una occhiata al cielo e cercare di percepire “l’aria che tira”.