Roma

“Organizzare la speranza”

Il racconto

“Organizzare la speranza” è il titolo dell’assemblea nazionale dei Salesiani per il sociale, svoltasi a Roma dal 16 al 18 settembre. Speranza come sogno, progetto e impresa, è l’idea promossa in tutte le fasi della tre giorni. Simbolo concreto di questa visione è stato il coinvolgimento e la presenza attiva, per la prima volta, di una delegazione di giovani volontari del Servizio Civile Universale con i Salesiani provenienti delle sei ispettorie italiane. Durante i panel di confronto sono intervenuti ecclesiastici e laici, evidenziando la necessità di intensificare le proposte di welfare italiano considerando quelle europee e soprattutto le problematiche sociali e culturali accentuate durante e dopo la pandemia. Emerge con chiarezza la volontà del terzo settore di far diventare i giovani protagonisti, non più del futuro come spesso viene detto, ma del presente, Don Francesco Preite, Presidente Salesiani per il sociale e Coordinatore Emarginazione e Disagio Giovanile (EDG) salesiani Don Bosco Italia, lo ha ribadito più volte. Renato Cursi, Direttore di Salesiani per il sociale APS, sottolinea l’importanza della collaborazione e della relazione con e tra i territori. Nel primo e nel secondo panel si è parlato di emarginazione, disagio, nuove opportunità per i giovani e soprattutto dell’importanza di offrire un’alternativa concreta a tutti i giovani che purtroppo si trovano a vivere delle situazioni in cui difficilmente riescono a vedere una speranza nel buio che li circonda, infatti, Don Stefano Aspettati, Ispettore delegato EDG Conferenza Ispettori Salesiani Italia, parla di un approccio ciclico al disagio: chi è emarginato perché vive in condizione di disagio viene proprio per questo emarginato ancora di più, e si fa portavoce di un approccio costruttivo con gli ultimi che devono essere considerati nella loro totalità umana e inclusi. Vitandrea Marzano, sociologo e di\rigente del Gabinetto del Sindaco della Città di Bari per il welfare, politiche del lavoro e innovazione sociale, ritiene che l’innovazione non debba essere l’obiettivo finale, piuttosto dev’essere un mezzo per raggiungere i giovani e presentando la realtà dei neet racchiude il suo pensiero nella frase “Noi non diamo lavoro ma insegniamo il mestiere del lavoro”. Maria Grazia Mazzola, inviata speciale del TG1, ha offerto una finestra sul mondo dei giovani che vivono ogni giorno la droga e la violenza e ha ribadito a gran voce che non possiamo accettare ciò restando inermi. È stata ascoltata la testimonianza di Valeria Cantarella, operatrice volontaria SCU presso l’Ufficio Coordinamento Servizio Civile Universale con i Salesiani in Sicilia, che racconta che l’ambiente costruttivo e la valorizzazione in base alle attitudini sono gli elementi che stanno rendendo speciale la sua esperienza di servizio civile; inoltre, invita i salesiani a continuare a portare avanti con forza la loro missione e a trasmetterla anche ai volontari in modo da costruire buone persone per il futuro così che a loro volta potranno trasmettere i valori a tutte le persone che incontreranno nella loro vita. Particolarmente intenso è stato l’intervento di Don Rafael Bejarano Rivera, Incaricato Opere sociali del Settore per la Pastorale Giovanile Salesiana – Sede Centrale, che ricorda le origini dell’opera di Don Bosco che nasce prima di tutto come opera sociale ed evidenzia che non in tutti gli stati esiste il terzo settore, o comunque non è sviluppato come in Italia tanto che all’estero l’Italia è vista come un modello da replicare e incoraggiare. Sono stati previsti sia degli spazi riservati ai giovani del Servizio Civile Universale per confrontarsi e conoscersi meglio sia un panel dedicato a far sentire la voce dei territori, considerando il bilancio sociale 2021, da cui è emerso un forte desiderio di collaborazione e a cui sono seguiti dei laboratori di scrittura dal basso. La tre giorni si è conclusa con la Santa Messa.

È stata un’assemblea piena di condivisione, riflessione e temi interessanti ma soprattutto concreti e considerati in una prospettiva attuale e trasversale.