Manouba

Festa di San Giovanni Bosco e Memorial Marek

Due eventi per i giovani tunisini

L’inizio del mese di febbraio 2019 è stato caratterizzato da due eventi che sono significativi per la comunità italiana e non solo. Il primo, sabato 2 febbraio, la celebrazione della festa del santo dei giovani nonché pedagogista GIOVANNI BOSCO fondatore dei Salesiani, che attualmente dirigono ed animano due scuole: una « école primaire Notre Dame de Carthage » a Manouba ed un’altra « Ecole Secondaire Libre primaire et college Don Bosco» a Tunis accanto alla place Barcelone. Molti connazionali, nonché amici francesi e di altre nazionalità sono intervenuti alla S.Messa presieduta dall’Arcivescovo di Tunisi Ilario Antoniazzi, alla quale ha partecipato anche l’Ambasciatore d’Italia S.E. Lorenzo Fanara insieme ai due figli e il Console dott . Elettra Verrone. Questo evento ha consentito di ribadire rapporti di collaborazione nel campo educativo per gli scambi culturali e amicali fra opere salesiane di Tunisia e di Italia ed anche ribadire l’importanza della educazione per la crescita della cittadinanza attiva e responsabile in Tunisia, cosa che i Salesiani compiono con il loro sistema educativo, il cui scopo ultimo è formare « onesti cittadini e buoni credenti ».

Il secondo evento si è svolto domenica 17 febbraio sempre a Manouba presso la scuola dei salesiani : infatti ricorre in quel giorno l’8° anniversario della tragica morte di un salesiano polacco, che lavorava a Manouba, don Marek Rybinski, avvenuta durante i giorni della rivoluzione del 2011, una vita donata per il bene della Tunisia. In questo caso c’è molta vicinanza tra polacchi e italiani, presenti entrambi per aiutare la giovane Tunisia nel suo faticoso sviluppo democratico.

I salesiani in particolare, FR Roberto Lionelli, hanno organizzato, con l’aiuto di giovani animatori tunisini frutto della educazione salesiana di questi anni, una giornata di sport, fraternità,amicizia con i ragazzi/e dei sesti anni delle scuole che dipendono dalla Diocesi di Tunis, tutti tunisini e musulmani. Una bella iniziativa favorita da una splendida giornata di sole. Presenti oltre la scuola di Manouba, anche Bizerte, Menzel Borguiba, Halfaouine e Tunis Don Bosco in tutto 180 allievi/e con insegnanti ed educatori . Al mattino si sono susseguite gare di varie discipline sportive tra le diverse scuole e al pomeriggio, dopo il pranzo a base di pizza offerto dalla scuola salesiana,  grandi giochi di insieme preparati brillantemente dalla equipe di animatori. Alle 15, alla presenza di circa 100 altre persone adulte invitate per la occasione commemorazione ufficiale di don Marek con i due inni polacco e tunsino e un breve saluto e ringraziamento ai presenti da parte del Direttore di Manouba don Domenico Paternò ; subito dopo premiazione delle squadre partecipanti mentre gli adulti intervenuti hanno partecipato a un verre d’amitié. La presenza salesiana in Tunisia da circa 8 anni è affidata per lo più a religiosi salesiani italiani e dal 2013 essa è legata giuridicamente alla Provincia Salesiana della Sicilia. Una diversa modalità di collaborazione e di condivisione tra Italia e Tunisia sempre in quello spirito costruttivo e fraterno che ha caratterizzato i rapporti tra italiani e tunisini senza differenze di cultura, lingua, religione. Don Bosco aveva intuito tutto questo alla fine dell’800 quando questo tipo di mentalità era ancora sconosciuta e vista con sospetto e per questo comincio’ ad inviare missionari in terre lontane, America del Sud in primis, e poi il suo successore Don Rua invio’ in Africa del Nord le prime suore salesiane e i salesiani già nel 1890. Oggi la presenza salesiana in Tunisia è articolata su una comunità di religiosi (quattro) che animano e dirigono due scuole come descritto prima, e due comunità di suore salesiane FMA una a Menzel Bourghiba con una Ecole Primaire, una a La Marsa con la responsabilità di una Ecole primaire a Tunis e un Foyer di accoglienza per ragazze provenienti dall’Africa subsahariana a La Marsa. I sacerdoti salesiani hanno anche la conduzione della Parrocchia di Hammamet.

don Domenico Paternò sdb