Qui di seguito pubblichiamo il comunicato stampa dell’Opera Salesiana di Barcellona PG.
LA RICHIESTA DEL DIRETTORE E DEL PRESIDENTE DEGLI EX ALLIEVI
Al Signor Sindaco della città di Barcellona Pozzo di Gotto
e, p.c., al Signor Assessore ai “Grandi eventi”
OGGETTO: CONCESSIONE DELLA CITTADINANZA ONORARIA A DON RODOLFO DI MAURO
I sottoscritti, don Luigi Perrelli, Direttore dell’Oratorio Salesiano “San Michele Arcangelo” di Barcellona Pozzo di Gotto, e professor Francesco Lanzellotti, autore del libro “DON RODOLFO DI MAURO – LA RINASCITA DELL’ORATORIO DI BARCELLONA NEGLI ANNI ’60”,
PREMESSO CHE
- giorno 16 maggio 2018 don Di Mauro compirà cento anni e verrà festeggiato a Catania da tutti i salesiani della Sicilia, alla presenza di prestigiose autorità religiose e civili (tra cui il Presidente della Regione, Nello Musumeci, compaesano di don Di Mauro);
- giorno 19 maggio 2018 don Di Mauro verrà festeggiato nella nostra città, all’interno dell’Oratorio Salesiano di cui è stato indimenticato Direttore per sette anni, dal 1961 al 1968;
CHIEDONO
che, nella stessa data del 19 maggio p.v., venga concessa a don Rodolfo Di Mauro la cittadinanza onoraria da parte di codesta Amministrazione Comunale, per le motivazioni sotto elencate:
1) negli anni Sessanta don Di Mauro è stato artefice primo della rinascita dell’oratorio salesiano, che negli anni Cinquanta ha subito una grave crisi, rischiando persino la chiusura;
2) si deve al suo dinamismo ed al suo costante impegno la costruzione del nuovo edificio;
3) è stato ideatore e fondatore della squadra di calcio “OR.SA.”, grazie alla quale si è realizzata la socializzazione dei quartieri di Barcellona Pozzo di Gotto;
4) è stato promotore e fondatore dell’associazione culturale e turistica “CESTET”;
5) ha svolto un eccellente lavoro pastorale sia all’interno dell’oratorio, sia presso le “Suore di Maria Ausiliatrice”, incidendo nella formazione religiosa, sociale ed umana di molti ragazzi e di molte ragazze, che ancora oggi con le loro testimonianze ne riconoscono gli alti meriti;
6) è sempre rimasto molto legato alla città di Barcellona Pozzo di Gotto ed ai barcellonesi, tenendo contatti continui con l’Oratorio e con molti nostri concittadini.
ALLEGANO
* copia del libro “Don Rodolfo Di Mauro – la rinascita dell’oratorio di Barcellona negli anni ’60“.
* fotocopia di diversi articoli, pubblicati su quotidiani e mensili, dai quali emergono i suoi altissimi meriti (in particolare, un articolo apparso sulla Gazzetta del Sud nell’ottobre del 2014, ed una recente intervista realizzata dalla “SICILIA” di Catania, che copre una pagina intera del quotidiano);
* stralci di testimonianze che saranno pubblicate nel libro “LE CENTO CANDELINE DI DON DI MAURO”, già in corso di stampa, che sarà ufficialmente presentato il 19 maggio prossimo.
I SOTTOSCRITTI
nel porgere distinti saluti, sicuri che la loro richiesta sarà tempestivamente e benevolmente accolta da codesta Amministrazione Comunale, ritengono opportuno ricordare infine che è stato don Di Mauro ad ideare e ad organizzare cinquant’anni fa, nella primavera del 1968, il primo incontro delle varette di Pozzo di Gotto e delle varette di Barcellona sulla copertura del torrente Longano: un evento unico, entrato nella storia della città.
Barcellona P.G.
Don Luigi Perrelli e Francesco Lanzellotti
L’ARTICOLO
Il 28 marzo su 24live.it, giornale online di Barcellona PG ha pubblicato un articolo per la richiesta di concessione della Cittadinanza Onoraria per don Di Mauro, che per anni è stato direttore presso la casa di Barcellona, che si prepara a festeggiare nel prossimo mese di maggio 100 anni.
Chiesta la cittadinanza onoraria per don Di Mauro, direttore dell’oratorio salesiano negli anni ’60
La cittadinanza onoraria per don Rodolfo di Mauro è stata chiesta al Comune di Barcellona Pozzo di Gotto da don Luigi Perrelli, direttore dell’oratorio “San Michele Arcangelo”, e dal professore Francesco Lanzellotti, autore del libro “Don Rodolfo di Mauro – la rinascita dell’Oratorio negli anni ’60”. Il riconoscimento dovrebbe essere conferito al sacerdote, che fu direttore dell’oratorio di Barcellona dal 1961 al 1968, in occasione del suo centesimo compleanno, che sarà festeggiato anche a Barcellona il 19 maggio, tre giorni dopo l’effettivo genetliaco, che cade il 16 maggio, data in cui a don Rodolfo sarà organizzata una festa a Catania da tutti i salesiani di Sicilia, alla presenza di autorità religiose e civili, tra cui il Presidente della Regione, Nello Musumeci. Salesiano dal 1938, sacerdote da oltre settant’anni, Don Di Mauro, che è lucidissimo, nonostante il secolo di vita, svolge l’incarico di Delegato per gli Exallievi dell’Unione di Salette-San Cristoforo, a Catania.
Il 19 maggio a Barcellona sarà anche presentato l’ultimo libro del professore Lanzellotti “Le cento candeline di don Di Mauro”, che vanta della presentazione dell’ispettore dei salesiani di Sicilia, don Giuseppe Ruta, e di don Luigi Perrelli. Il volumetto contiene numerose testimonianze degli ex allievi sul ruolo che l’ex direttore salesiano ha svolto negli anni Sessanta per la rinascita dell’oratorio, che un decennio prima aveva subito una grave crisi, rischiando persino la chiusura. Si deve al dinamismo e al costante impegno di don Di Mauro la costruzione del nuovo oratorio, la fondazione della squadra di calcio Orsa, dell’associazione culturale e turistica “Cestet” e persino il primo incontro sulla copertura del torrente Longano delle due processioni delle varette di Barcellona e di Pozzo di Gotto, avvenuto cinquant’anni fa durante il Venerdì Santo del 1968. Il sacerdote ricorda delle resistenze incontrate da parte dei tre parroci di San Giovanni, San Sebastiano e Santa Maria, che temevano possibili reazioni negative da parte dei rispettivi fedeli. Resistenze vinte, grazie alla determinazione dell’ex direttore dell’oratorio salesiano, che riuscì a realizzare l’iniziativa in sinergia con il Comune e la Pro Loco “Manganaro”.
Di don Di Mauro va rammentato, però, soprattutto l’eccellente lavoro svolto per la formazione religiosa, sociale e umana di molti ragazzi e ragazzi che frequentavano l’oratorio barcellonese negli anni Sessanta. Tra questi figura proprio il professore Lanzellotti, che ha voluto scrivere due libri in onore del sacerdote catanese come un atto d’amore, un ringraziamento sincero e profondo nei confronti di chi gli è stato vicino negli anni determinanti della sua formazione, lasciando segni indelebili nell’arco della sua vita, grazie alle eccezionali doti umane.
(articolo tratto da www.24live.it, clicca qui)