Nel weekend dal 9 all’11 giugno 2023 si è svolta, presso l’Opera salesiana del Pio XI a Roma, l’Assemblea Nazionale di Salesiani per il Sociale, che ha radunato salesiani, laici, operatori, volontari ed educatori delle varie Opere Salesiane e Associazioni della nostra Ispettoria Sicula e dell’Italia salesiana, per esporre e condividere quanto è stato raccolto dai vari incontri territoriali.
Organizzare la Speranza è stato un processo partecipativo dal basso, percorso intrapreso a settembre 2022, che ha permesso di coinvolgere, ascoltare e riflettere sulle 5 aree di intervento di Salesiani per il Sociale (il Servizio Civile Universale, la Formazione e la Comunicazione, la Tutela dei minori e l’Educazione dei giovani, l’Accoglienza e l’Integrazione dei migranti e l’Inserimento Sociale e Lavorativo dei Giovani).
“Credere, Amare e Accogliere: tre verbi per pensare e continuare ad Organizzare la Speranza costruendo Comunità Solidali con e per i giovani”, queste le parole iniziali di Don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale, che ha dato inizio a tre giorni intensi di confronto e condivisione.
Venerdì 9 giugno, dopo i saluti istituzionali della viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci, del presidente del Centro Nazionale Opere Salesiane Don Roberto Dal Milan, dell’Ispettore delegato per l’Emarginazione e il disagio giovanile Don Stefano Aspettati, si è svolto il primo panel sulla povertà educativa e sul fenomeno dei giovani NEET. La povertà educativa, infatti, è un’emergenza sociale importante che il nostro Paese sta affrontando soprattutto dopo la pandemia, e che non coinvolge solo i giovani ma anche una percentuale di adulti poiché il fenomeno riguarda anche le competenze acquisite. Difatti afferma Orazio Giancola, professore Università La Sapienza di Roma, che il soggetto “educativamente povero” non ha solo un basso livello di istruzione ma anche un basso livello di competenze.
“Occorre guardare la povertà all’interno di una realtà multidimensionale in quanto vi è mancanza di capitali educativi, sociali e relazionali ed è per questo che l’istruzione e in particolare la scuola deve poter intervenire”, continua Antonio Russo, portavoce Alleanza contro la povertà.
Don Marco Pagniello, direttore Caritas Italiana, conclude con un invito di Don Bosco che vuole essere un primo tassello per costruire la speranza “Ogni giovane è una risorsa, guardiamolo come tale.”
Il secondo e il terzo panel sono stati dedicati ai territori con dei laboratori: in un primo momento è stato discusso il documento “Organizzare la Speranza”, un punto di arrivo e di partenza emerso dall’intenso e partecipato lavoro di un anno, con i coordinatori dei diversi comitati territoriali che si sono soffermati sul vissuto dei vari territori nonché sulle ricchezze e criticità del documento. In un secondo momento è stata affrontata l’importante tematica delle Comunità Educativo-Pastorali (CEP) e delle Opere Sociali Salesiane. Si è ragionato su come agire per costruire comunità solidali. Particolarmente significativo è stato l’intervento di Don Rafael Bejarano, referente per le Opere e Servizi Sociali del settore PG della Congregazione Salesiana, che ricorda come sia importante continuare a costruire reti che possono far condividere l’esperienza nei diversi servizi che si offrono, misurando l’impatto sociale.
Collaborazione, sinergia, unione, sono le parole chiavi che servono per lavorare bene insieme, per lavorare in RETE con chi persegue gli stessi fini.
Nei giorni seguenti è stato previsto anche un panel Next Generation, un momento di condivisione e di testimonianza per i giovani volontari del Servizio Civile Universale (SCU) in Italia e all’Estero. Dalla nostra Ispettoria Sicula hanno preso parte Valeria Cantarella e Giuseppe Catania, che dopo un l’anno del SCU sono stati assunti dall’Ufficio di PG ispettoriale nel lavoro di segreteria.
Ognuno di loro ha argomentato una delle cinque sfide previste dal documento “Organizzare la Speranza” e hanno raccontato le loro esperienze. L’esperienza del SCU rappresenta per i ragazzi un importante strumento di crescita e sperimentazione personale, un’opportunità per orientarsi dal punto di vista professionale e per sviluppare le proprie potenzialità. “In un’epoca in cui tutto si dà in cambio di qualcosa, il volontariato rimane una delle poche cose che insegna a dare amore in cambio di amore” – afferma una volontaria.
In seguito all’elezione del nuovo organo di controllo e la votazione del bilancio, l’assemblea si è conclusa domenica mattina con la Santa Messa.
Sono stati tre giorni intensi, ricchi di tematiche importanti che i vari relatori hanno approfondito; ma soprattutto è stata un’assemblea che ha permesso il confronto, l’ascolto e il dialogo!
Pronti per costruire Comunità Solidali!
Giusi Finocchiaro
Socia e dipendente del Centro Orizzonte Lavoro