Messina San Tommaso

Bioetica in dialogo

Sono trascorsi 25 anni dalla nascita a Messina della Scuola superiore di specializzazione in Bioetica e sessuologia, un importante punto di riferimento culturale a livello europeo e nazionale, cui va il merito di aver avviato in città un dialogo interdisciplinare facendo confluire impostazioni di pensiero diverse, secondo un chiaro indirizzo cristiano e cattolico. A questo importante traguardo è stato dedicato il simposio “Bioetica in dialogo” che si è svolto venerdì scorso nell’auditorium “Amoroso” dell’Istituto Teologico San Tommaso, alla presenza degli illustri docenti che negli anni hanno dato un importante contributo nei percorsi di formazione offerti dalla Scuola come Francesco Trimarchi, già ordinario di endocrinologia dell’Università di Messina, Marianna Gensabella Furnari, membro del Comitato Nazionale per la Bioetica, il cardiochirurgo Francesco Patanè e Giovanni Tuccari, ordinario Unime di Anatomia e istologia patologica. Nata nel 1997/98, otto anni dopo la costituzione – su iniziativa dell’allora presidente dei Medici Cattolici Giovanni Pinnizzotto – del primo comitato cittadino di bioetica con una riflessione sulla procreazione medicalmente assistita, la Scuola si è posta nel tempo come modello plurale di riflessione e approfondimento, capace di interconnettere nuclei tematici differenti, grazie all’impegno di don Gianni Russo ordinario di bioetica, direttore della Scuola e dell’Istituto San Tommaso, il quale ha il merito di aver introdotto un nuovo modello di bioetica globale che si è rapidamente imposto in tutto il mondo. 1200 i diplomi consegnati ad oggi e tanti i convegni e gli eventi realizzati in tutti gli ambiti della bioetica; tre le collane realizzate oltre alle innumerevoli pubblicazioni scientifiche confluite nell’Enciclopedia di Bioetica e Sessuologia che nella nuova edizione del 2018, annovera 543 voci e 373 autori. “Mi sembra opportuno sottolineare, in questa stagione di intolleranza e prevaricazione sociale e politica, lo stile dialogico della nostra proposta, con il solo obiettivo di servire la vita, promuoverne la qualità e amarla”, ha dichiarato don Russo. Metodo e medicina, l’orizzonte di senso della bioetica dal riduzionismo alla complessità, maternità surrogata e magistero della Chiesa cattolica, profili bioetici e normativi nell’utilizzo degli animali ai fini scientifici sono le quattro tematiche discusse al simposio, introdotto dal direttore della comunità salesiana del san Tommaso don Giuseppe Cassaro, dai docenti Giovanni Raimondo e Giuseppe Giordano, direttori dei Dipartimenti Unime di Medicina clinica e sperimentale e di Civiltà antiche e moderne, Marta Tigano e Annamaria Passantino, docenti Unime dei dipartimenti di Giurisprudenza e Scienze veterinarie.

 

Rachele Gerace