Pietraperzia

Spari contro il centro di accoglienza migranti dell’Associazione Don Bosco 2000

Articolo tratto da ANS

(ANS – Pietraperzia) – Nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi sono stati sparati dei colpi di arma da fuoco contro la sede della “Associazione Don Bosco 2000”, un’associazione salesiana che da una settimana accoglie a Pietraperzia, provincia di Enna, 20 migranti all’interno di una casa canonica messa a disposizione dal vescovo di zona. I colpi di arma da fuoco sono stati sparati dall’esterno ed hanno perforato la finestra ed una porta interna. Fortunatamente nessun ragazzo è stato colpito, ma i migranti sono tramortiti e spaventati, così come gli operatori dell’associazione.

Agostino Sella, Presidente della associazione, ha dichiarato: “Si tratta di un gesto molto vile contro dei ragazzi che hanno già grandi difficoltà”. “I ragazzi sono sbigottiti per il colpo di lupara sparato in piena notte. Noi, tuttavia, non ci lasciamo intimidire e continueremo a fare il nostro lavoro di accoglienza”. E conclude: “Pietraperzia si è dimostrata una città molto accogliente e non riusciamo assolutamente a comprendere il senso di tale ignobile gesto”.

Nei giorni passati, infatti, erano stati numerosi i pietrini giunti presso l’associazione per dare solidarietà ed aiuto ai ragazzi in accoglienza, mettendosi a disposizione volontariamente per aiutarci nelle attività di integrazione.

A seguito di questo grave gesto criminale, le autorità locali hanno deciso il rafforzamento degli organi di Polizia e Carabinieri; e in attesa che gli inquirenti facciano luce sugli autori, di ieri, giovedì 15 febbraio, mons. Rosario Gisana, vescovo della diocesi di Piazza Armerina, ha voluto celebrare una messa nella località di Pietraperzia insieme al clero del luogo.

“Noi continuiamo nella nostra opera di accoglienza sicuri che come sempre alla fine il bene avrà la meglio sul male”, è la conclusione del comunicato diffuso dall’associazione salesiana.

L’Associazione Don Bosco 2000 promuove l’integrazione e l’accoglienza, con particolare attenzione verso chi vive situazioni di disagio sociale, economico ed intellettuale. L’operato dell’associazione, ispirato alla visione cristiana e alla tradizione educativa salesiana, si articola attraverso quattro centri: a Piazza Armerina, ad Aidone (secondo un modello di accoglienza “diffusa”), a Catania (dedicato ai Minori Stranieri Non Accompagnati) e a Villarosa (in locali confiscati alla mafia).

Fonte: ANS