Animazione Missionaria

Ricercare l’essenziale

Racconto del Cammino di Santiago

 

In un giorno qualsiasi, uno come tanti, squilla il cellulare: un messaggio propone un cammino, quello di Santiago. Leggi le indicazioni, i tempi, il programma e quello che prima era solo un’idea si concretizza grazie a questa opportunità. Il famosissimo pellegrinaggio prende piede nei cuori e nella mente, ci si prepara di giorno in giorno fino a quello fatidico: zaino in spalla e si parte!

Un cammino che è iniziato prima di tutto dalla conoscenza tra di noi, scrutando i comportamenti e le personalità, per trovare quell’equilibrio che ci ha permesso di stare bene insieme tutta la settimana. Penso sia stata un’esperienza completa di fraternità, comunione, condivisione e bellezza. Ognuno di noi ha messo le proprie capacità al servizio dell’altro per rendere piacevole questa esperienza. I momenti di preghiera e la celebrazione della Santa Messa sono stati il culmine di ogni giorno, la forza per superare la stanchezza; a questi si sono alternati momenti di allegria, gioia e risate, di silenzio e riflessione. Abbiamo condiviso momenti della nostra vita passata, sia belli che brutti, cercando qualche conforto tra i consacrati del gruppo e riflettuto grazie alle parole del Vangelo; così piano piano i volti sconcertati dell’inizio sono diventati stanchi, ma sereni. Ogni giorno è stata una sfida con noi stessi, spingere più di quanto credevamo di poter fare. Arrivare a ogni tappa doloranti e stanchi, ma con la voglia di riprendere la strada, di nuovo, il giorno dopo senza alcun ripensamento. L’arrivo alla Cattedrale di Santiago ha lasciato in noi soddisfazione e più fiducia in noi stessi: non ci siamo arresi nonostante tutto, ce l’avevamo fatta! Vivere questo cammino è significato adattarsi a tutto ciò che c’era, ricercare l’essenziale, non avere quelle comodità che diamo per scontato e apprezzare tutti i doni che Dio ci ha dato. Ricorderò con piacere tutti i luoghi visti durante il cammino e la cordialità di altre persone che percorrevano il cammino con noi e quelle dei luoghi, le lunghe chiacchierate con Suor Rosaria Norrito e Don Domenico Muscherà che mi hanno trasmesso tanto, i momenti di condivisione con il gruppo appartenente e gli altri. Porterò nel mio cuore le parole delle omelie di Don Fabio, conosciuto durante le celebrazioni giornaliere della Santa Messa e gli occhi stanchi, ma ricchi di gioia, dei pellegrini. Sono certa di aver arricchito molto il mio cuore e porterò il ricordo di questa esperienza per sempre dentro di me, facendone tesoro nei momenti di sconforto.

Angelica Grasso