Zafferana Etnea

Programmazione Ispettoriale

28-30 agosto 2017

In questo scritto si offre un breve resoconto dei lavori del 30-31 agosto nei quali si è avviata la programmazione ispettoriale del nuovo anno. Un anno di fronte al quale ci poniamo in condizioni differenti e con sentimenti che oscillano tra fiducia e trepidazione, tra timore e speranza. Il cammino si prospetta in salita – il che è normale –, con incertezze e ostacoli non sempre prevedibili, che possono indurre a un atteggiamento di chiusura e di ripiegamento su se stessi. Un rischio dal quale mette in guardia Papa Francesco rivolgendosi proprio a noi consacrati: “Non ripiegatevi su voi stessi, non lasciatevi asfissiare dalle piccole beghe di casa, non rimanete prigionieri dei vostri problemi. Questi si risolveranno se andrete fuori ad aiutare gli altri a risolvere i loro problemi e ad annunciare la buona novella. Troverete la vita dando la vita, la speranza dando speranza, l’amore amando”. Guardiamo dunque con speranza, con fiducia e con apertura a questo nuovo anno che segna il secondo passo del percorso triennale 2016-2020, come indicato dal CI 29:

2016/17 – l’incontro personale con Gesù

2017/18 l’appartenenza gioiosa alla Chiesa

2018/19 – il servizio responsabile nella vita quotidiana

Il percorso di quest’anno si distingue per una caratterizzazione eminentemente comunitaria, delineata con chiarezza dall’Ispettore nella sua ultima lettera (n. 39): “Il nuovo anno sia a livello della nostra formazione come SDB, sia a livello di impegno nel campo educativo e pastorale ci impegna a proseguire il cammino di crescita e maturazione personale e comunitario. Se l’anno scorso l’accento era posto sulla personale sequela di Gesù e sulla responsabilità di ciascuno di cui il progetto personale di vita costituisce uno strumento, in questo nuovo anno l’accento è posto sull’appartenenza gioiosa e generosa alla comunità ecclesiale e a quel senso di fraternità (in gergo salesiano lo “spirito di famiglia”) e di corresponsabilità che deve caratterizzarci”.

In questo contesto ecclesiale diventa significativo il sussidio 2017-2018 “Casa per molti, Madre per tutti #nessunoescluso” condiviso da SDB ed FMA di Italia-Medio Oriente, che ci vede accomunati a “fare strada insieme” in un unico cammino formativo con i giovani, pur se con peculiarità specifiche e con ritmi differenti. Di tutto questo si è parlato e su questo si è lavorato nelle giornate del 30 e 31 agosto c. a. che costituiscono un semplice “avvio” alla programmazione che avrà il suo seguito e l’ultimo compimento nelle singole comunità. I vari momenti degli incontri a Zafferana- Emmaus hanno calcato la traccia dello scorso anno. Il 31 mattina, presenti direttori ed economi, è stato dedicato ad argomenti riguardanti specificamente gli SDB: obiettivi da perseguire nella economia alla luce di quelli già raggiunti e del monitoraggio in atto. Il pomeriggio ha impegnato i direttori, gli stessi economi e altri confratelli con la presentazione della proposta formativa-pastorale, nel suo significato e nella sua traduzione operativa: interagire e collaborare ad extra con la Chiesa particolare e col territorio, per un reciproco scambio di competenze e di esperienze e di eventuali iniziative, ad intra con l’opportunità di riflettere, confrontarsi e pregare insieme e dare vita o rivedere il Progetto di Vita della Comunità (PVC).

Nel confronto su quest’ultimo argomento, dopo la segnalazione di alcuni sussidi personali e/o comunitari da valorizzare durante l’anno, ci si è soffermati in particolare sullo strumento, preparato dalla CIF, che offre alcune indicazioni di metodo e di contenuto, che la comunità potrà utilizzare come riterrà più opportuno. Si è ribadito che si tratta di uno strumento che possa essere di giovamento ai confratelli della comunità, soprattutto per crescere nella fraternità e nella condivisione della missione. Di una cosa si ha lucida consapevolezza: quanto più si scopre debole la vita della comunità tanto maggiore dovrebbe essere l’impegno di ciascun confratello a favorire la vita fraterna in comunità come dono e compito, sfida e sacrificio da compiere, come spazio d’inclusione, dove le diversità sono accolte e riconciliate tra di loro in un’armonia non perfetta ma reale e sempre in divenire. E tutto questo non in una visione narcisistica di ricerca del proprio bene-stare o ben-essere, ma come condizione per essere credibili nella missione educativa ed evangelizzatrice.

Il 31 mattina SDB e laici dopo avere ascoltato alcuni interventi di vari responsabili hanno interagito sull’ampio orizzonte della pastorale giovanile nella sua molteplice e a volte complessa articolazione di ambienti, settori e dimensioni: Oratori e Parrocchie, Scuole e Centri di formazione professionale, Comunità alloggio, Centri di accoglienza per minori stranieri non accompagnati (MISNA), Animazione Missionaria e Vocazionale, Comunicazione Sociale, Emarginazione e Disagio.

La programmazione e la presentazione delle attività di Famiglia Salesiana, previste per il pomeriggio, sono slittate in data 8 ottobre 2017 ore 16.00, in coincidenza col primo incontro dei direttori, soprattutto per favorire la presenza del nuovo delegato di FS, Don Carmelo Buccieri, di ritorno dal Madagascar.

Del pomeriggio ha approfittato il Settore Scuola per un primo incontro programmatico col nuovo Delegato ispettoriale d. Giuseppe Costa. Si è respirato un clima costruttivo e propositivo pur nella consapevolezza realistica delle difficoltà.

In contemporanea si è riunito il Settore Emarginazione e Disagio e il Comitato SCS Sicilia per eleggere il nuovo presidente regionale. È risultato eletto don Enzo Volpe. Due giornate quasi intere di lavoro intenso, in qualche fase forse troppo. La fatica del percorso che traspariva su tanti volti non combaciava con la conclusione delle favole dove alla fine sono “tutti felici e contenti”; ma nelle comunicazioni nel corso e alla fine dei lavori circolava la percezione di avere utilizzato il tempo con frutto e con la volontà di lanciarsi con determinazione e speranza verso un nuovo inizio.

don Calogero Montanti