Città del Vaticano

Papa Francesco: “il presepe è una maniera genuina di comunicare il Vangelo”

Maria è una mamma che contempla il suo bambino e lo mostra a quanti vengono a visitarlo…

Domenica scorsa Papa Francesco ha firmato la Lettera apostolica Admirabile signum sul significato del presepe, che “è un segno semplice e mirabile della nostra fede”. Il presepe è come un Vangelo, perché attraverso questo segno il Padre ha inviato Suo Figlio fatto il Figlio affinché potessimo avere un fratello tra noi, Colui che ci unisce al Padre. È un segno molto semplice e umile ma ha tanti significati, perché attraverso questo segno Dio viene a incontrare ogni uomo e realizzare l’amore divino.

Il Papa scrive: “Il presepe, infatti, è come un Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura… E scopriamo che Egli ci ama a tal punto da unirsi a noi, perché anche noi possiamo unirci a Lui”.
Chiediamoci adesso… quale importanza il presepe ha nella nostra vita cristiana? E ancora, quando guardiamo il presepe che cosa pensiamo? È una semplice abitudine o un business? 

Il presepe anche se lo rinnoviamo ogni anno nelle nostre case, nelle nostre parrocchie e nelle nostre piazze; deve parlare alla nostra vita come cristiani per ricordarci l’amore che Dio ha per la nostra vita. Cristo Gesù si è fatto uomo come noi: “Non è importante come si allestisce il presepe, può essere sempre uguale o modificarsi ogni anno; ciò che conta, è che esso parli alla nostra vita. Dovunque e in qualsiasi forma, il presepe racconta l’amore di Dio, il Dio che si è fatto bambino per dirci quanto è vicino ad ogni essere umano, in qualunque condizione si trovi“.

La Chiesa in modo speciale celebra la solennità dell’Immacolata concezione; attraverso il cuore immacolato di Maria abbiamo ricevuto Gesù nostro fratello e grazie a Lei oggi ricordiamo il significato del presepe che ci porta a capire il senso profondo del Natale.

L’8 dicembre, secondo la tradizione salesiana ci ricorda la prima Ave Maria di Don Bosco con un giovane di strada e che viene ricordata in tutte le case salesiane del mondo facendo memoria di 178 anni fa.  Un oratorio che nasce da una preghiera, un ambiente pensato dal Santo fondatore dei Salesiani per i giovani che sono abbandonati e dimenticati, una preghiera per sottolineare l’importanza che ha la Vergine Maria e il Suo Figlio Gesù nella vita di ogni cristiano.

Maria è una mamma che contempla il suo bambino e lo mostra a quanti vengono a visitarlo… Con quel “Sì” Maria diventava madre del Figlio di Dio senza perdere, anzi consacrando grazie a Lui la sua verginità. 

Chiediamo a Maria che ha risposto all’Angelo Gabriele “Eccomi” e che ha accolto il Figlio di Dio nel suo grembo, di aiutarci a contemplare l’amore di Dio per noi, perché anche noi possiamo farci vicino ai poveri, a coloro che soffrono; affinché il Vangelo possa raggiungere a tutto il mondo.

 

Philemon Chacha

Redazione Insieme