Carissimi tutti, mentre è in corso la seconda intersessione del nostro Capitolo Ispettoriale 30° e le consultazioni per il nuovo Ispettore, Economo e Direttori, vi raggiungo con questa mia lettera che contiene una riflessione su Don Bosco e alcune informazioni di interesse comune.
Un richiamo a Don Bosco che non sia coreografico ed oleografico.
Non possiamo lasciar passare quanto vissuto in questi mesi a livello di Chiesa universale e di Famiglia Salesiana, con il riferimento costante a Don Bosco come traduzione sempre attuale della rivelazione di Dio e del vangelo di Gesù per tutti, in particolare per i giovani e i più poveri. Non mi riferisco solo alla festa di Don Bosco, alla Veglia e al triduo di preparazione che presumo siano stati vissuti dappertutto con fervore.
Sebbene distanti geograficamente da Roma o da Panama, ma certamente presenti affettivamente ed effettivamente, abbiamo vissuto l’esperienza del Sinodo (3-28 ottobre 2018) e la Giornata Mondiale della Gioventù (22-27 gennaio c.a.), accogliendo gli appelli di Papa Francesco (cfr. ad es. l’udienza del mercoledì 30 gennaio 2019) e di Don Angel, il nostro Rettor Maggiore, con i suoi vari recenti interventi e il messaggio della Strenna 2019. Entrambi hanno puntato il loro focus su Don Bosco e la sua attualità educativa e pastorale. Non ci sentiamo lontani ma vicini, non siamo estranei ma implicati in questo grande processo di ringiovanimento della Chiesa e della nostra Congregazione, costatando i nostri ed altrui limiti, ma anche riconoscendo le grandi risorse ed energie che Dio ha seminato nei nostri cuori e nell’animo dei giovani con cui entriamo quotidianamente in contatto, apprezzando il bene che i nostri confratelli fanno nel mondo sulle orme di colui che è stato chiamato sin dal seno materno ed in modo esplicito nel rinomato “sogno dei nove anni”. Non è ingenuità o infantilismo, ma visione della realtà nella sua complessità e articolazione, considerando insieme problemi e vie di soluzione, crisi e opportunità, difetti e qualità della vita. Il ricordo di Don Bosco non è coreografico e neppure oleografico, bensì aderente ai tempi che viviamo senza rinunciare ad andare al nucleo genetico del mistero personale del nostro Fondatore e al cuore pulsante del nostro carisma.
Mi permettete di porvi una domanda? In questi due mesi di gennaio e febbraio che cosa abbiamo letto di Don Bosco o almeno che cosa abbiamo approfondito su di lui? Non è un interrogatorio di terzo grado, ma la considerazione del nostro contatto con il vangelo narrato da Don Bosco e che noi vogliamo narrare come salesiani per i giovani del nostro tempo. L’incontro con la CEP delle varie Opere sulla Pastorale giovanile e il lavoro della intersessione capitolare sono compresi e contenuti in questo interrogativo così intimo e personale. Potremo rispondere alla domanda Quali salesiani per i giovani d’oggi? solamente se ci starà a cuore la nostra continua conversione alla nostra vocazione “cristica” e salesiana, se umilmente riconosceremo che c’è tanta strada da fare per raggiungere l’alta misura della santità che Dio e Don Bosco desiderano per noi; quell’impeto e quella passione che consiste nella disarmante semplicità di diventare quello che siamo: «segni e portatori dell’amore di Dio ai giovani» (cfr. Cost. SDB, art. 2). Si realizzerà il desiderio di Dio e di Don Bosco se non facciamo di questa espressione uno slogan o una etichetta, se vivremo la “grazia d’unità” e se coniugheremo insieme senza schizofrenie e divaricazioni, la profondità spirituale e la profondità missionaria, non separando i frutti dalle radici … per il semplice fatto che ciò è impossibile. Due testi che ho letto in questi due mesi sono l’antologia di scritti di Don Bosco sulla preghiera curata da Don Giuseppe Buccellato (Da due grani nasceranno quattro spighe. Piccola antologia di insegnamenti di San Giovanni Bosco sulla preghiera, Elledici, Torino 2017) e il libro testimonianza di Fabio Geda sull’attualità di Don Bosco nella contingenza storica di oggi, in Italia con esplicito riferimento alla Sicilia salesiana, come nel mondo (Il demonio ha paura della gente allegra. Di Don Bosco, di me e dell’educare, Solferino – RCS, Torino – Milano 2019). Sono grato ai due autori per aver messo in evidenza le due facce dell’unica medaglia del Padre e Maestro dei giovani, lasciandoci ravvisare “radice” e “frutti”. Tra la bibliografia ingente su Don Bosco ho voluto richiamare questi due riferimenti, non solo per la lettura che ne ho fatto (questo è estremamente soggettivo e parziale), ma per evidenziare che la nostra terra è produttiva ed è fonte d’ispirazione per riconsiderare il carisma salesiano nelle sue molteplici sfaccettature. Se da una parte possiamo esserne orgogliosi e grati, dall’altra siamo chiamati ad ammettere che oggi ci viene chiesto molto di più di quanto sia glorioso il passato o riusciamo ad esprimere effettivamente. Il Signore Gesù, con la forza dello Spirito e l’aiuto materno di Maria SS. ci conceda di sentire questo anelito e di essere umili, forti e robusti come Don Bosco.
Notizie di famiglia.
Passo alle informazioni che interessano la vita della nostra Ispettoria e la Congregazione.
Con circolare del 23 gennaio scorso (prot. 1/2019) Don Stefano Martoglio ha comunicato la decisione degli Ispettori d’Italia di stabilire la Sede del Centro Nazionale (CNOS CSPG) presso l’Istituto Salesiano Pio XI, Via Umbertide, 11, di Roma, a seguito della decisione del Rettor Maggiore di trasferimento della Sede Centrale Salesiana presso il “Sacro Cuore” di Roma, Via Marsala, 42 (cfr. Circolare del 17 dicembre 2018, prot.n. 18/0495). Dovendo effettuare degli adattamenti e dei lavori, la Sede del Centro Nazionale non sarà disponibile prima dell’estate 2020; nel frattempo gli uffici nazionali resteranno nelle sedi provvisorie al “Sacro Cuore” e al “San Tarcisio”. In concomitanza, è stato anche comunicato il trasferimento della sede della ICC dal “Sacro Cuore” al “Don Bosco” di Roma Cinecittà.
Il 12 gennaio scorso hanno iniziato il prenoviziato cinque giovani, entrati lo scorso settembre in Comunità Proposta a Catania Salette. Essi sono: Fabio Alibrio (Catania Cibali), Simone Bernava (Parrocchia Madonna della Pace, Messina), Marco Piana (Catania Cibali), Walter Riggio (Riesi), Vittorio Smeriglio (Parrocchia Madonna della Pace, Messina). Li sosteniamo con il nostro affetto e la nostra preghiera, auspicando che altri giovani dei nostri ambienti possano fare l’esperienza della Comunità Proposta allargata ed essere incoraggiati a scoprire il disegno di Dio su di loro, qualunque sia. Invito ciascuno di noi ad essere sempre più accompagnatori dei giovani e far loro anche proposte ardue ed impegnative.
Vi comunico che con lettera alla data odierna (prot. n.19/0083) il Vicario del Rettor Maggiore, Don Francesco Cereda ha notificato il rientro in Ispettoria di Don Antonino Romano e l’inserimento in organico del corpo docente del “San Tommaso” di Messina. Ho sentito Don Tonino telefonicamente e si è mostrato contento di ritornare a lavorare per la Sicilia e il Meridione, nel campo delicato e promettente della ricerca scientifica a servizio dell’evangelizzazione e della catechesi. Nella stessa data di oggi, Don Cereda (prot. n. 19/0084) ha comunicato il mio trasferimento temporaneo alla Visitatoria “Santa Maria Sede della Sapienza” di Roma e l’inserimento nell’Istituto di Catechetica della Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’UPS per l’insegnamento e la ricerca nell’area della catechetica fondamentale. Come ho chiesto ad altri la disponibilità all’obbedienza, mi è parsa cosa buona e giusta dare al Rettor Maggiore la disponibilità incondizionata secondo ciò che Egli ritenesse più opportuno per il mio bene e il bene della Congregazione e dell’Ispettoria ISI.
Affido alla vostra preghiera i prossimi EE.SS. dei Direttori sdb e delle Direttrici fma che si terranno a Colle Sarrizzo (ME) dal 3 al 9 marzo e saranno animati da Don Rossano Sala, Segretario speciale del Sinodo. Inizieremo questa esperienza di grazia con un incontro condiviso insieme agli adulti della FS e ai giovani del MGS al “San Tommaso” di Messina, Domenica 3, alle ore 16.30. Sarà il modo di riappropriarci dell’esperienza sinodale e di chiedere ai nostri giovani e collaboratori una preghiera speciale per la Famiglia Salesiana affinché possa essere fedele al Vangelo della gioia e a Don Bosco.
Quest’anno il Signore della Messe ci benedice con due ordinazioni presbiterali e non possiamo contenere la nostra gioia e la nostra gratitudine: Alberto Anzalone, sarà ordinato presso la Chiesa Madre di San Cataldo, sabato 6 aprile 2019, da S.E. Mons. Calogero La Piana. Dario Spinella sarà ordinato presso la Basilica minore “San Sebastiano” a Barcellona P.G. mercoledì 24 aprile da S.E. Mons. Giovanni Accolla. È interessante la coincidenza che Alberto e Dario provengono dai nostri due Oratori, unici in Sicilia “in zona pastorale”, un appello a rinnovare l’impegno verso questo ambiente educativo-pastorale e di preparare il Convegno delle Ispettorie d’Italia sull’Oratorio Centro Giovanile, dal 12 al 14 novembre 2019, presso il resort Città del Mare di Terrasini (PA).
Mentre vi informo che secondo Agenda, ho svolto le visite nelle varie Opere con qualche pendenza nel chiuderne qualcuna, dal 15 al 20 farò la Visita a Manouba-Tunis, ai quattro confratelli Don Domenico, Don Faustino, Roberto e il tirocinante Patrick che reggono l’Opera salesiana tunisina con due scuole di 1.100 allievi (Tunis) e 800 alunni (Manouba), un oratorio a Manouba e una parrocchia ad Hammamet. Chiedo per loro una preghiera particolare invocando una benedizione speciale per la nostra attività educativa e pastorale nella terra di Agostino e Cipriano, Felicita e Perpetua.
Informo, anche se vi perverrà il programma dettagliato, che la Festa ispettoriale del 1 maggio si svolgerà a Palermo per ricordare i 100 anni della presenza di “Santa Chiara” e i 140 anni dell’arrivo dei salesiani in Sicilia. In questo giorno oltre a ricordare le ricorrenze e anniversari dei confratelli, saranno conferiti i ministeri del lettorato e dell’accolitato ad alcuni giovani confratelli della nostra Ispettoria e di altre Ispettorie del mondo. Sarà un momento ricco e toccante a livello ecclesiale e mondiale.
Termino, invitandovi come ha fatto in modo solerte il Segretario ispettoriale, alla consegna delle schede di consultazione entro e non oltre il 10 marzo. Particolarmente urgenti sono quelle da inviare a Don Stefano Martoglio, facendo sì che chi ha deciso di inviarle per posta (poste italiane) lo faccia entro la fine di questo mese.
In comunione di preghiera per la nostra Ispettoria, per i confratelli, collaboratori e giovani, vi saluto fraternamente
con Don Bosco sempre
Catania, 20 febbraio 2019
don Giuseppe Ruta