Riportiamo una notizia riguardante il Don Bosco di Palermo Ranchibile pubblicata sul Giornale di Sicilia
Imparare, divertendoci – quello che facciamo nella nostra super moderna «aula di robotica educativa», ultima innovazione del nostro Istituto. Inaugurata a gennaio scorso, con il taglio del nastro del rettore dell’Università, è il luogo scolastico ideale, il sogno di tutti i ragazzi. Una sala all’avanguardia, dotata di numerosi kit di robotica, dove si inventa, si costruisce, si libera la fantasia creativa. E si impara, naturalmente. Noi, alunni delle medie e del liceo, la frequentiamo soprattutto durante le ore di Tecnologia e Informatica. Ogni lezione è un’esperienza nuova e coinvolgente, che ci consente di sviluppare il ragionamento logico e di vedere e capire com’è fatto un robot. L’anno scorso, per la prima volta, abbiamo montato e programmato un robot. Riuscire a fargli compiere delle azioni pensate da noi è stata una sfida intrigante e stimolante.
Come ci hanno spiegato i nostri docenti, Graziella Giglia e Alessandro Biondi, rispettivamente della scuola secondaria di primo grado e del liceo, la robotica è un settore che sta acquistando sempre maggiore importanza scientifica, economica e culturale – una delle chiavi dell’attuale rivoluzione industriale e tecnologica. Negli ultimi anni, sono nate nuove professioni e, in un futuro non troppo lontano, la creatività e il coding saranno le abilità più richieste nel mondo del lavoro. Occorre, quindi, investire in questo settore. Lo studio e l’applicazione della robotica sviluppano in noi la curiosità e la capacità di affrontare e risolvere i problemi, progettando, realizzando e programmando i robot nelle diverse configurazioni. Così apprendiamo più rapidamente e con facilità, se utilizziamo oggetti concreti. La motivazione di far «vivere» una macchina «intelligente» e renderla funzionante è molto potente. Nel nostro laboratorio, abbiamo la possibilità di interagire sul piano fisico e materiale (oggetti manipolabili), sul piano tecnologico (componenti attivi, ingranaggi motori, sensori) e sul piano informatico (programmazione). Un gruppo di dieci alunni delle seconde classi del liceo scientifico è già pronto per cimentarsi nella sfida internazionale di logica e coding, la «First Lego League», con ragazzi provenienti da diverse nazioni, che partirà a febbraio.
Maria Gatto e Sveva Letizia Conciauro, 2ª B media
Giorgio Mazzarese e Antonellina Mancarella II B liceo scientifico
Don Bosco Ranchibile