Riceviamo e pubblichiamo un articolo apparso sul quotidiano “Gazzetta del Sud”, riguardante la Prolusione dell’Anno Accademico 2018-2019 dell’Istituto Teologico S. Tommaso. L’articolo di Rachele Gerace racconta la lectio magistralis di don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani e X successore di don Bosco.
L’articolo è stato tratto dall’edizione cartacea di Gazzetta del Sud del 01 dicembre 2018.
Con la solenne prolusione del gran cancelliere dell’Università Pontifica Salesiana don Ángel Fernández Artime, decimo successore di San Giovanni Bosco, nell’aula magna “don Conti”, è stato inaugurato ufficialmente il 51mo anno accademico del S. Tommaso, alla presenza di tutti i componenti della famiglia salesiana, delle autorità civili e religiose, di docenti e studenti. «Cinquantanni trascorsi in piena vitalità e un futuro innovativo di servizio alla Chiesa e al mondo tutto da scrivere»: con una punta di orgoglio e tanta commozione il preside don Giuseppe Cassare, al suo quinto anno di carica, ha introdotto la cerimonia suggellata dalla scopertura di una targa all’ingresso dell’istituto. “Una Chiesa con realismo e speranza” il tema dell’intervento di don Artime, che ha consegnato alcune suggestioni del recente Sinodo sui giovani: “essere chiesa con tutti i giovani del mondo, dar voce agli ultimi, porre attenzione alla formazione di chi nella Chiesa deve aiutare gli altri a compiere un cammino gioioso per la presenza dello Spirito Santo, combattendo il potere che non ha nulla a che fare con il servizio e il senso di autorità”; questi i punti chiave che don Artime ha sottolineato. La prolusione è stata anticipata dagli interventi di mons. Guglielmo Giombanco vescovo di Patti, don Giuseppe Ruta, ispettore dei salesiani di Sicilia, che ha sottolineato la bellezza di una comunità accademica “giovane e giovanile” e di don Gianni Russo, direttore della Scuola superiore di specializzazione in bioetica e sessuologia istituzione culturale «sempre attenta alle esigenze della società e in costante dialogo con i giovani» che, proprio lo scorso maggio, ha celebrato i 20 anni di attività scientifica e di ricerca. «Non una semplice facoltà dunque, ma una “casa salesiana che tra una lezione e l’altra sperimenta quotidianamente l’armonia e diventa luogo di accoglienza e di condivisione delle fragilità», ha detto il rappresentante degli studenti don Andrea Palma. Durante la cerimonia, arricchita dagli interventi musicali del neo nato coro dell’Istituto, sono stati consegnati gli attestati delle borse di studio a don Alberto Anzalone, fra Mano Isgrò e Giovanni Minutoli.