Marsala

Educare evangelizzando, evangelizzare educando.

Domenica 29 ottobre, nel pomeriggio, ha avuto inizio il cammino di formazione congiunta SdB-Laici dell’Ispettoria Salesiana Sicula. Relatore del primo incontro, dal titolo “ Una pastorale giovanile per la liberazione e la cura dei giovani poveri”, don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale APS.

Come CEP di Marsala abbiamo partecipato numerosi all’incontro, insieme all’Ispettore don Giovanni D’Andrea in visita canonica presso la nostra Casa.

 

A partire da una riflessione sulla dimensione sociale dell’evangelizzazione, l’intervento di don Francesco si è concentrato in particolare sulla necessità di una pastorale giovanile, sotto la guida dello Spirito Santo, esercitata come azione comunitaria volta ad accompagnare i giovani e favorirne il protagonismo.

 

Al centro dell’intervento il grande tema delle povertà da contrastare, attraverso la conoscenza e la comprensione delle stesse. Due in particolare gli atteggiamenti proposti: la compassione e la cura delle relazioni. Don Francesco, citando alcuni articoli delle Costituzioni Salesiane e dei Regolamenti, ha sottolineato alcuni punti fondamentali che rappresentano la base del nostro impegno sociale nella PG come Famiglia Salesiana.

Innanzi tutto, fonte evangelica della nostra azione è lo sguardo di Gesù e fonte carismatica è la vita di don Bosco: il Sistema Preventivo nasce proprio in una situazione di estrema crisi/ povertà, nelle carceri.

 

Ciò che deve dunque caratterizzare la nostra azione pastorale è la concretezza. Concretezza che ben si incarna nel Criterio Oratoriano come criterio di salvezza, in grado di accogliere ogni persona e di prendersene cura ed in una Pastorale Giovanile attenta allo sviluppo umano integrale che vuole il giovane felice “nel tempo e nell’eternità”.

Tutto ciò non può prescindere da un’opzione preferenziale per i giovani più poveri che coniughi Carità e qualità. Come membri della Famiglia Salesiana di Sicilia siamo chiamati ad investire nella qualità formativa individuale e comunitaria, per offrire ai giovani che ci sono affidati cuore e competenza.

Al termine dell’incontro online, come CEP di Marsala, abbiamo vissuto insieme la celebrazione eucaristica seguita da un momento di condivisione in piccoli gruppi sulle domande proposte dal relatore. È stata occasione per confrontarci concretamente sui bisogni e sui prossimi passi da compiere come Casa Salesiana.

 

In seguito l’Ispettore ha ascoltato la sintesi dei gruppi e dato alcune indicazioni di indirizzo all’intera CEP, incoraggiandoci a procedere nel percorso formativo e progettuale intrapreso, ricordando sempre che i progetti si fanno con le persone e per le persone.

Adele Marino e Angela Caradonna