Messina San Tommaso

Dai Dubia a Fiducia Supplicans: la Chiesa come Madre e Guida nel Dialogo tra Fede, Autorità e Bioetica

Il 13 dicembre, presso l’ITST di Messina, si è tenuto un importante simposio sul tema “Dai Dubia a Fiducia Supplicans: Per un dibattito teologico dialogico e non polemico”, un’occasione di riflessione profonda e serena sul delicato rapporto tra fede, autorità ecclesiastica e bioetica.

Il dibattito, moderato dalla professoressa Rosa Faraone, Ordinaria di Storia della Filosofia all’Università di Messina, ha visto l’intervento di illustri relatori, tra cui la professoressa Marianna Gensabella Furnari, già Ordinaria di Bioetica all’Università di Messina e Presidente dell’Istituto Italiano di Bioetica, Sezione Sicilia. Il tema centrale del suo intervento è stato “Il cuore materno della Chiesa”, un’esplorazione del ruolo della Chiesa come guida amorevole e attenta nelle sfide morali contemporanee.

Il prof. Dino Calderone, già docente di filosofia nei licei di Messina, ha offerto una riflessione sul delicato equilibrio tra libertà, coscienza e autorità nella Chiesa, sollevando interrogativi su come questi concetti possano essere integrati senza cadere nella polarizzazione.

Infine, il prof. Don Giovanni Russo, Ordinario di Bioetica e Direttore dell’ITST e SSSBS di Messina, ha approfondito l’ermeneutica morale ed ecclesiologica nell’ambito del passaggio dai “Dubia” alla “Fiduçia Supplicans”, invitando alla ricerca di un dialogo costruttivo che superi la dicotomia tra il dubbio e la supplica di fiducia, mettendo in luce la dimensione di speranza e di apertura alla grazia.
Nel suo intervento, il prof. Don Giovanni Russo ha posto l’accento su un aspetto fondamentale della misericordia divina: non giudicare mai il peccatore, ma guardarlo con gli occhi della compassione. Richiamandosi all’esempio di Gesù che, dinanzi alla donna peccatrice, non emette sentenze ma offre perdono, Don Russo ha invitato tutti a riflettere su una Chiesa che, piuttosto che condannare, è chiamata ad accogliere, a rialzare e a guarire. Con parole delicate ma potenti, ha evocato l’immagine di un Cristo che, con il cuore colmo di amore, non si ferma mai al peccato, ma cerca sempre la bellezza nascosta nel cuore dell’uomo.

L’incontro ha offerto spunti significativi per riflettere su come la Chiesa possa affrontare le sfide etiche e morali del nostro tempo, promuovendo un dialogo autentico e rispettoso, lontano dalla polemica, e cercando sempre la via dell’incontro e dell’accoglienza dell’altro.