Ci vuole molto coraggio per votare Lega

Mi piace pensare all’etimologia della parola “coraggio” con la formazione di due parole; cor e agere ovvero agire con il cuore. Troppo spesso si pensa sempre che la persona coraggiosa sia colui che usa la forza.

Il coraggioso è una persona che ama, che mette il cuore al centro

In effetti, l’abbiamo detto anche in precedenza, il vero opposto dell’amore non è tanto l’odio ma la paura, perché è proprio lei che non ti fa agire; è proprio essa che ti blocca. Però, come ricorda anche il ritornello della canzone

“ci vuole molto coraggio ad avere coraggio” che detto così, sembra un cane che si morde la coda.

In verità cela, a mio modesto parere, un significato più profondo: il coraggio arriva se compio atti di coraggio. Chiedo scusa per il gioco di parole, ma è un po’ la regola del “s’impara ad amare amando”. Se io non scelgo di agire con il cuore, anche nelle piccole cose, non sarò capace di poter risponder ad atti più grandi.

Il coraggio è una virtù che si coltiva nell’arte dei piccoli gesti, sono questi – a creare in me – un’abitudine che dovrò sempre alimentare. Un grattacielo inizia da un mattone mica dal palazzo già finito. La società di oggi, invece, mi spinge a fare sempre le scelte più facili, non quelle del cuore ma quelle che costano meno fatica.

Ecco spiegato il motivo del titolo: mi piace soffermarmi a pensare alla “forza comunicatrice” che ha, oggi, questo partito politico. Proprio la Lega ha portato tanta gente, compresi tanti meridionali, a votarla senza magari conoscere o ricordare la storia della Lega o indagare se quanto detto sia coerente con i fatti.

Con questo non voglio dire che sia sbagliato votare Lega, ma ci vuole coraggio! Così come per votare qualsiasi partito ci vuole un cuore che agisca, e per agire il cuore ha bisogno di conoscere e non di affidarsi dell’istinto o dei dibattiti mediatici incoerenti ed inconcludenti.

Felicità non è mai sinonimo di facilità, ma di coraggio, d’impegno; d’altronde come dice la canzone stessa “ci vuole molto coraggio per andare fino in fondo”. Mi piace concludere con una frase emblematica di Albus Silente in “Harry Potter ed il Calice di fuoco”:

“Tempi scuri e difficili ci attendono. Presto dovremo scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è facile”.

Stefano Cortesiano, sdb

Pillola di fede: Quando si parla di “coraggio” mi viene da pensare ai racconti contenuti negli Atti degli Apostoli, questo libro riguarda i primi cristiani e di come veramente loro hanno dato la vita per ciò che credevano. C’è un episodio in particolare che mi colpisce molto; siamo al capitolo 14 degli Atti degli Apostoli, ai versetti 19-20: il popolo porta fuori dalla città Paolo, e lo lapidano, credendolo morto se ne vanno. Paolo invece si rialza e a questo punto può scegliere; scegliere la strada più facile, cioè andare in un’altra città ad annunciare Cristo visto la cattiva accoglienza ricevuta oppure mettere in moto il suo cuore e rientrare in città. Paolo sceglie di rientrare in città, una scelta assurda e senza logica, ma con tanto cuore! Gesù, oggi, è venuto ad insegnarmi ad agire con il cuore, scegliendo forse la strada più difficile, ma è per queste strade tortuose che passa la salvezza. Fidatevi.