Apertura della Causa di beatificazione di S.E. Mons. Giuseppe Cognata

Salesiano di Don Bosco, Vescovo di Bova e fondatore delle suore Salesiane Oblate del sacro Cuore

Rivolgiamo i nostri più sinceri auguri all’istituto delle Suore Oblate del Sacro Cuore e a tutta la Famiglia Salesiana per la notizia appresa lo scorso Sabato 18 aprile 2020, nella Basilica del Sacro Cuore in Roma, dal Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime, circa il consenso all’apertura della Causa di Beatificazione di mons. Giuseppe Cognata, salesiano di don Bosco nato e cresciuto in terra Sicula, poi vescovo di Bova e Fondatore delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore. Egli ha replicato la comunicazione fatta dalla Congregazione delle Cause dei Santi al Postulatore Generale dei Salesiani don Pierluigi Cameroni, riportando questo scritto:

Sono lieto di informarLa che la Congregazione per la Dottrina della Fede ha comunicato a questo Dicastero che il Santo Padre “dopo attento e ponderato esame, ha dato il Suo augusto consenso alle richieste di religiosi e laici che impetravano l’apertura della Causa di beatificazione di S.E. Mons. Giuseppe Cognata, S.D.B., Vescovo di Bova.

Riportiamo un breve profilo di Monsignor Giuseppe Cognata.

Nacque ad Agrigento il 14 ottobre 1885 in un’importante famiglia della città e sin dalla tenera età dimostrò una grande ricchezza di doti e di talenti umani.

Entra dodicenne nel collegio di Randazzo, la prima opera della Sicilia, che ospitava i ragazzi che si formavano intellettualmente grazie al convitto interno.

Nel 1908 emette la professione perpetua a San Gregorio di Catania, nelle mani del rettore maggiore don Michele Rua e l’anno dopo, il 29 agosto 1909, ricevette ad Acireale l’ordinazione presbiterale.

Dopo avere conseguito brillantemente la doppia laurea in lettere e filosofia iniziò ad insegnare a diversi studenti. Fu poi trasferito in altre case salesiane nel Veneto e nelle Marche.

Durante la prima guerra mondiale don Cognata fu soldato a Palermo, Trapani, Padova e proprio a Trapani gettò le fondamenta pastorali per la prima opera che lo vide direttore, alcuni anni dopo la guerra.

Si distinse in varie attività apostoliche, facendosi “tutto a tutti”, sempre instancabile, pronto ad ogni istanza, sempre mite e sorridente. Da Trapani fu poi chiamato a dirigere il collegio di Randazzo, poi quello di Gualdo Tadino in Umbria, e finalmente fu direttore al “Sacro Cuore” di Roma.

Il 16 marzo 1993 papa PIO XI lo nominò vescovo di Bova (RC), fra le diocesi più povere e disagiate dell’Italia del tempo. Costituita da piccoli centri, sperduti tra i monti, privi di strade, acqua, pane, scuola e sacerdoti. Ricevette l’ordinazione episcopale il 23 aprile successivo nella basilica del Sacro Cuore di via Marsala a Roma dal cardinale August Hlond, arcivescovo metropolita di Gniezno e Poznań, coconsacranti il vescovo di Sutri e Nepi Luigi Maria Olivares e il vescovo titolare di Farsalo ed ausiliare di Palermo Romolo Genuardi.

Da perfetto missionario visitava e confortava i gruppi di povere famiglie sparse qua e là nei luoghi più remoti e più inaccessibili della diocesi.

Uomo di fede e di preghiera, aperto al soffio dello Spirito di Dio, diede vita ad una pia società di giovani generose, disposte a lavorare con coraggio e con gioia, nei centri più piccoli, più sperduti, più abbandonati. Nacque così la Congregazione delle Suore Salesiane oblate del Sacro Cuore di Gesù a Bova Marina l’8 dicembre 1933. L’istituto crebbe e si sviluppò in pochi anni con molte vocazioni, diffondendosi non solo nelle due diocesi di Bova e di Reggio Calabria, ma anche in altre zone di Calabria, Sicilia e nel Lazio.

Nel 1940 la Congregazione del Sant’Uffizio condannò monsignor Cognata alla destituzione dalla dignità episcopale a seguito di un processo. Inizialmente le accuse non vennero rivelate e solo recentemente si è scoperto che fu accusato falsamente di aver molestato tre suore. Dovette quindi rassegnare le dimissioni da vescovo di Bova per ritirarsi a vita eremitica in una comunità salesiana a Castello di Godego (TV), vivendo per lunghi anni nel silenzio e nella solitudine. Visse in varie comunità salesiane, specialmente nel Nord Italia svolgendo il servizio di confessore e guida spirituale. L’ordine delle Salesiane oblate del Sacro Cuore di Gesù continuò a crescere e ad espandersi.

Monsignor Giuseppe Cognata, nella Pasqua 1962, venne reintegrato nell’episcopato da papa Giovanni XXIII. Partecipò così alla seconda, alla terza e alla quarta sessione del Concilio Vaticano II per volontà di papa Paolo VI. Il 6 agosto 1963 fu nominato vescovo titolare di Farsalo.

Il 29 gennaio 1972 ebbe la gioia di sapere il suo istituto diveniva di diritto pontificio, grazie al decreto della Santa Sede.

Morì il 22 luglio dello stesso anno, proprio a Pellaro di Reggio Calabria, sede iniziale dell’attività missionaria delle Oblate. Le sue spoglie riposano nella casa generalizia delle Suore Oblate a Tivoli.