Catania

Campo giovani confratelli: spiritualità, confronto e fraternità salesiana

Si è svolto tra giorno 11 e 12 Settembre il campo giovani confratelli presso la casa ispettoriale di Catania. Erano radunati i giovani salesiani in formazione e i giovani preti dell’ispettoria sicula che hanno avuto modo di confrontarsi, riflettere ma soprattutto distendersi dopo le fatiche estive e quelle imminenti del nuovo anno pastorale.

Il primo giorno è stato affidato alla riflessione di don Francesco Marcoccio il quale la mattina ha predicato un momento di ritiro ai giovani confratelli ed il pomeriggio, con l’aggiunta anche del quinquennio ha offerto spunti di confronto e riflessione sulla chiamata ed il carisma salesiano, prendendo come punto di riferimento il “manuale del Direttore” di don Albera. Dopo un primo momento dinamico in cui divisi per gruppi i confratelli hanno ricordato quale salesiano è stato significativo per la propria vita don Francesco ha toccato diversi aspetti della vita quotidiana e del ministero pastorale di ogni confratello; temi come lo spirito di sacrificio, il carico del lavoro, la cura della vita spirituale hanno toccato tutti e avviato successivamente un momento di condivisione e confronto. La sera come nelle più belle tradizioni salesiane si è vissuto un momento di fraternità molto informale conclusosi con la buonanotte dell’Ispettore

Giorno 12 la riflessione del mattino è stata tenuta dall’Ispettore, il quale riprendendo alcuni temi e alcune decisioni del Capitolo Generale 29 da poco concluso, ha spronato i confratelli a riflettere e condividere 5 grandi temi: Il primato di Dio, le 4 preoccupazioni del Rettor Maggiore, la cura della vocazione, l’esperienza formativa e il coinvolgimento dei laici alla luce della delibera n.20 del CG29.

Dopo una mattina intensa il gruppo composta da giovani confratelli e comunità ispettoriale si è trasferito a Biancavilla per il pranzo a casa proprio di uno dei giovani sacerdoti e per la celebrazione conclusiva al santuario della Madonna dell’Elemosina di Biancavilla dove l’ispettore con la comunità ispettoriale ha voluto affidare i giovani confratelli e tutta l’ispettoria all’intercessione della docile Madre.

Questi due giorni seppur pochi sono risultati intensi e densi di fraternità e riflessione, un’occasione per sperimentare sempre di più il vincolo di unione che ci lega in quanto consacrati e salesiani al servizio dei giovani soprattutto i più poveri e abbandonati.

Don Stefano Cortesiano