Nel 2023 ricorrerà il centenario dell’arrivo dei Salesiani all’Ospizio Sacro Cuore della Barriera di Catania, ma sono già in corso preparativi ed iniziative volte al ricordo ed alla celebrazione di quegli esordi. Protagonisti saranno i sentimenti di carità e dedizione che sono divenuti un esempio ed un sostegno anche per la città etnea come per molte altre località d’Italia.
Don Bosco: da scuola di arti e mestieri a Congregazione
Don Giovanni Bosco fu un parroco indimenticabile ma soprattutto uno straordinario educatore. Di origine contadine, maturò molto giovane la vocazione sacerdotale. Appena arrivato a Torino, il giovane prete che esplorava le vie della città, rimase sconvolto per le condizioni in cui versavano molti giovani poveri, sbandati ed abbandonati a sé stessi. Capì allora a cosa era stato veramente stato chiamato: istruire i ragazzi ed aiutarli a trovare lavoro.
Nel 1853, realizzò un modesto laboratorio per giovani calzolai, in una stanzetta della prima istituzione assistenziale-educativa annessa all’oratorio di Torino. Da quel momento, i giovani artigiani e coloro che frequentavano studi umanistici occuparono un posto rilevante in tutte le successive case salesiane. E i laboratori divennero vere e proprie scuole professionali.
Nel dicembre del 1859, Don Bosco ed un gruppo di giovani collaboratori degli oratori decisero di erigersi in Società o Congregazione. Col presupposto del vicendevole aiuto per la santificazione propria, s’impegnarono da quel momento a promuovere la gloria di Dio e la salute delle anime, soprattutto quelle più bisognose d’istruzione ed educazione.
I Salesiani all’Ospizio Sacro Cuore della Barriera di Catania
A volere i Salesiani a Catania fu la benevolenza di due porporati eminenti. Il card. Dusmet chiese ed ottenne i Salesiani per l’Oratorio e le scuole di via Teatro Greco mentre, nel 1923, il card. Nava ottenne che i Salesiani assumessero la direzione dell’Ospizio Sacro Cuore della Barriera. Saranno necessari diversi lavori presso la struttura per renderla capace di rispondere alle esigenze dei tempi.
Nel 1930 si ebbero, in piena efficienza, i laboratori per sarti, calzolai, tipografi, legatori e falegnami. Qualche anno dopo i laboratori vennero completati, l’edificio si allargò grazie alla generosità della confinante Scuola di Agraria e gli studenti parteciparono alla Mostra Artigiana di Torino riportando tre premi. Oggi l’Ospizio S. Cuore presenta con orgoglio locali veramente accoglienti che ospitano gli studenti per le classi di Avviamento e del Biennio Tecnico.
Il Centenario dei Salesiani, le iniziative, gli emblemi
Ha già avuto luogo un primo incontro rappresentativo di queste celebrazioni. Il gemellaggio tra l’Unione ex allievi dell’opera salesiana di Camposampiero (PD) e quella di Castello di Godego (TV) e l’Unione ex allievi dell’opera salesiana dell’Ospizio Sacro Cuore della Barriera. E’ qui che, infatti, nelle prime giornate di ottobre, si sono incontrati gli ex allievi delle due realtà salesiane con l’obiettivo di consolidare l’esperienza di convivenza degli anni passati. Diversi altri incontri sono in programma e saranno presto resi noti.
L’opera salesiana di Barriera ha inoltre stabilito alcune immagini emblematiche della celebrazione della missione di Don Bosco. Cioè gli edifici dell’opera, i vecchi mestieri, momenti di lavoro collettivo e la capacità di sfruttare lo sviluppo tecnologico per la crescita personale. Affisse all’interno degli ambienti scolastici del Sacro Cuore e riportate in tutti i gadget distribuiti nei vari appuntamenti celebrativi, queste immagini vogliono diffondere un messaggio preciso: la memoria del passato, una storia per il futuro.
Cristiana Zingarino
ARTICOLO TRATTO
Salesiani a Catania / Cento anni d’amore e di evangelizzazione sulle orme di don Bosco