Il 2 marzo 2007 volava in Cielo in tuta e scarpette Nino Baglieri, libero di correre per il Paradiso. Così scrive nel suo testamento spirituale:
«Finalmente il mio Spirito è libero dalla prigione di questo corpo, finalmente ho lasciato la mia carrozzina; posso correre nei verdi prati fioriti e saltellare come una cerva lungo i corsi d’acqua. Libero in tuta e scarpette. Per tanti anni le mie gambe sono state ferme; ora posso correre come quando ero bambino, nelle campagne, e mi arrampicavo sugli alberi». (Dal Testamento Spirituale, Diocesi di Noto 2007, 7)
Ogni anno, in occasione dell’anniversario della morte, si organizzano degli eventi in suo ricordo, per tramandare alle generazioni future il suo messaggio di speranza e di fede, messaggio di vita vissuta secondo la volontà di Dio. Così scriveva nel suo libro In cammino verso la luce:
«Vivo la mia esperienza di gioia e di dolore per lodare Dio e ringraziarlo per aver scelto me nel servizio. […] Così è per noi, la sofferenza o ci salva o ci danna. La croce non accettata diventa disperazione, se invece unita a quella di Gesù diventa grazia per noi, per i fratelli e per gli altri. Ogni casa, ove c’è una Croce, è una grazia particolare del Signore, perché tramite essa, quel malato e la sua famiglia acquistano il paradiso. […] La Croce è pesante quando si è soli a portarla, ma diventa dolce e leggera se è sorretta da tanti. […] A tutti assicuro la mia preghiera e la mia offerta di sofferenza con la certezza che anche voi farete lo stesso per me». (N. BAGLIERI, In cammino verso la luce, Elle Di Ci, Leumann – Torino 2001, 9-10.)
Nino ha lasciato una traccia indelebile nel cuore dei modicani e non solo, sono tante le persone che lo hanno conosciuto e che ha ricevuto un consiglio, una buona parola e un sostegno.
Il 3 marzo 2012 con la presentazione del Supplex libellus, da parte di don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi per la Famiglia Salesiana, al Vescovo di Noto, Mons. Antonio Staglianò, e alla presenza di don Pascual Chavez, oggi Rettor Maggiore emerito dei Salesiani, si è aperta la fase diocesana del processo di beatificazione.
Il 18 aprile 2012 il Vescovo di Noto ha ottenuto dalla Conferenza Episcopale Siciliana (CESi), l’assemblea dei Vescovi di Sicilia, il Nulla osta affinché si potesse avviare ufficialmente il processo.
Il 2 marzo 2014 il Vescovo di Noto, Mons. Antonio Staglianò, ha ufficialmente istituito il processo, secondo la legislazione prevista per le Cause dei Santi. In questo processo andranno accertate le «eroicità delle virtù», e inoltre sono chiamati a testimoniare quanti hanno vissuto a stretto contatto con il servo di Dio Nino Baglieri.
Ad oggi il processo è ancora in corso. La figura di Nino è molto bella e profonda, continua ad attrare migliaia di persone grazie ai suoi scritti. Migliaia sono pure le lettere, che lui riceveva, alle quali rispondeva senza tralasciarne una; lettere che sono arrivate in tutti e cinque i continenti.
Nino nella sua vita ha compiuto un importante cammino di conversione, si è lasciato plasmare dal Padre, trasformando la sua sofferenza in annuncio gioioso della Buona Novella. La conversione ha innescato in lui la voglia di impegnarsi per gli altri, inizialmente come Salesiano Cooperatore, e poi ha scelto di consacrarsi interamente al Signore, alla scuola di Don Bosco, divenendo CDB (Volontario con don Bosco).
Pierpaolo Galota
In occasione del suo XI anniversario della salita al cielo sono tante le iniziative:
Mercoledì 28 febbraio 2018:
Alle ore 18.00: Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Rosario Gisana, Vescovo di Piazza Armerina, presso la Parrocchia Maria Ausiliatrice.
Venerdì 2 marzo 2018:
alle ore 15.30: Visita alla tomba di Nino Baglieri
alle ore 18.00: Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Angelo Giurdanella, Vicario Generale per la Diocesi di Noto, presso la Parrocchia Maria Ausiliatrice.
alle ore 20.00: Via Crucis nei luoghi di Nino
Sabato 3 marzo 2018:
alle 16.30 e alle 20.30: Musical “Sulle ali della Croce” a cura del CGS LIFE di Biancavilla, presso il Teatro Garibaldi di Modica.
Domenica 4 marzo 2018:
alle ore 18.00 Celebrazione Eucaristica presieduta da Don Salvatore Cerruto, confessore di Nino Baglieri, presso la Parrocchia Maria Ausiliatrice.
alle 19.00 Conferenza sulla “Teologia crucis”, presso il Teatro Don Bosco.
Le locandine degli eventi
LETTERA DI NINO AI GIOVANI
Cari Giovani,
Aiutatemi a Lodare e Ringraziare Dio per tutto quello che opera nella mia vita.
Mi trovo da 36 anni sotto il peso della croce. Gesù rende la mia croce leggera e soave cambiando la mia sofferenza in gioia.
Sono tutto paralizzato, posso muovere solo la testa, ma il mio cuore è pieno di gioia e di tanta forza nel testimoniare il Signore al mondo intero. Lui mi fa camminare per il mondo pur restando fermo nel mio letto, mi fa abbracciare il mondo anche se le mie mani non si muovono.
Sono felice di poter comunicare a voi tutta la gioia del Signore, Gesù è la vera gioia ed io vi invito ad assaporare la sua gioia, aprite il vostro cuore al suo amore. Gesù è il compagno della vita, l’amico fedele che non ci lascia mai, lui si prende cura di ciascuno di voi, vi conduce per mano per le vie di questo mondo.
Credetemi: il mondo non da la felicità, fuggite dai venditori di morte. Quanti giovani si perdono per la vie del mondo, la droga, il sesso, il potere, divertimenti e piaceri che lasciano vuoti, delusi. Si va sempre in cerca di qualcosa che ci da la gioia, ma poi finisce subito e ricomincia la ricerca.
La Vera Gioia è dentro di voi, basta scoprirlo. Gesù è la vera gioia, lasciatevi guidare dal suo amore e tutto sarà più facile, lui vi aiuta a superare tutta la difficonà della vita, nutritevi della sua parola che è Luce per i vostri passi, accostatevi spesso ai Sacramenti, specialmente quello della confessione e della comunione per avere forza. e per essere autentici cristiani, figli di Dio.
Il vostro cuore occorre che sia aperto all’Amore della Carità verso i fratelli. Siate portatori di pace, sempre pronti a perdonare tutto e tutti.. Non restiate indifferenti davanti ai problemi dei fratelli, fatevi carico della loro sofferenza.
Don Bosco disse “MI BASTA SAPERE CHE SIETE GIOVANI CHE IO VI AMO ASSAI”…
Io vi voglio bene, vi sono vicino con la preghiera e la mia offerta di sofferenza. Testimoniate con la vostra vita l’Amore di Dio agli altri giovani, dovrete essere Luce, Lievito e Sale della terra. Lo Spirito Santo vi darà la forza di essere suoi testimoni. Siamo chiamati tutti alla Santità, nessuno è escluso, dipende da noi, di come diciamo
Il nostro “Si” al Signore. E se qualcuno sente nel proprio cuore la voce del Signore che Io invita a seguirlo più da vicino, ad una vita Consacrata, non abbia paura a dire il proprio “Si”, totale, un Si alla vita.
Maria Ausiliatrice sia la Guida che vi porti a Gesù, la Maestra e la Compagna della vita. Auguri di ogni bene. Pregate per me
Nino Baglieri
SULLE ALI DELLA CROCE
SPIEGAZIONE DEL TESTO&ACCORDI
È davvero difficile esprimere con il testo di una canzone la Santità di una persona ma ancor di più pensare di racchiuderla tra le righe di uno spartito per farne un canto. Questo, dunque, vuole essere un Inno alla vita che vola attraverso le parole, che penetra dritto al cuore di ogni giovane e che ci mostra, attraverso la figura di Nino Baglieri, che Vivere la Santità è possibile, anche nella sofferenza.
Cari giovani, lasciamoci allora guidare da chi, come lui, ha fatto della sua vita un Modello per tutti noi, sposando il carisma salesiano, il carisma della Risurrezione, del Gesù morto ma Risorto per ciascuno di noi e che ancora oggi ci fa gridare quel “Da mihi animas” che ha impregnato tutta la vita di don Bosco. Proprio perché vuole essere un Inno alla vita che parte dell’incontro con Gesù Risorto, la musicalità travolgente del canto ci accompagna a scoprire i tratti salienti della vita di Nino e il suo modo di vivere e di sentire la sofferenza. Una sofferenza che si trasforma in gioia.
Ripercorrendo allora il “Calvario” di Nino, ognuno di noi si sentirà come chiamato e condotto ad “aprire il proprio cuore al Signore” per “vivere la sua Volontà”, per fare della propria vita, insieme a Cristo e con Cristo, un Dono per gli altri.
La prima strofa parte dall’incidente di Nino (6 maggio – 1986). “Da quel ponte” dove cadono e si infrangono assieme a lui anche i suoi sogni, quelli di un giovane diciassettenne. Ed è da quell’incidente che inizia il suo “Calvario”. Un Calvario che gli fa sperimentare il “cuore gonfio”. Sì, gonfio di lacrime, gonfio di rabbia, gonfio anche di odio per un Dio che inizialmente non riesce a vedere e a trovare nonostante le forti grida, nonostante la sua ricerca e non gli resta che chiedersi: “Dio dove sei? Di me cosa farò?”. Sono le lacrime e i pensieri di un Santo del Quotidiano in cui la rabbia pian piano cede il passo ad un bagliore di speranza: amici, parenti, sacerdoti … tutti dividono con lui la sofferenza, portano lungo il suo Calvario il peso della sua croce. È possibile, si dice Nino vivere la sofferenza con gli occhi di Dio, è possibile se cambio prospettiva, se vivo la mia sofferenza da “Cireneo”, se aiuto chi, come me, è costretto a vivere sospeso sulla croce del proprio quotidiano. C’è ancora un’ultima speranza per chi soffre: “Donare la vita per gli altri”, offrire le proprie sofferenze per la costruzione di un mondo migliore. A questo punto il grido di Nino approda alle sorgenti dell’Amore, del Vero Amore, di quell’Amore che si dona perché lo abbiamo ricevuto da chi alimenta quella Sorgente e anche noi, assieme a lui, canteremo: “Donerò l’amore Tuo per me!”. Donerò: una scelta, un invito, una chiamata … per Amore dell’Amore.
Dunque “Apri il tuo cuore al Signor”, apri il tuo cuore all’Amore, al Dono che si fa dono, alla Novità della generosità, alla Speranza che ci fa Ri – Sorgere e “Vivi la Sua Volontà” sperimentando nella tua vita la Bellezza della Santità del quotidiano, fatto forse di sofferenze e croci, ma che vissute nell’ottica del Dono, hanno un sapore più dolce, colorano la tua esistenza di Infinita Bontà, lasciano il segno, la cicatrice della Misericordia di Dio, di un Dio che cammina accanto a Te per portarti tra le Dune del Suo Regno. Monta, allora, “Sulle ali della Croce” e insieme corri verso Lui poiché la Croce è “Chiave per il Paradiso”, chiave della gioia della tua Santità, chiave e passaporto per approdare sulle sponde della Felicità. “Alzati”, non aver paura, solleva il tuo sguardo, il tuo viso, sogna in grande e, con lo stesso desiderio che Nino portava in cuore, “Corri da Lui”, verso Lui, con Lui.
Spesso e per molti, la croce è proprio il non poter muoversi, come Nino. Ma anche lì, il letto diventa il mezzo, lo strumento per la personale santificazione. Lì, nel letto “Inchiodato”, sperimentando i “chiodi” di Gesù, sentendo le piaghe come “spine” e cercando in tutto questo un “fine”, ancora una volta la scelta di seguire Gesù “sul Calvario mio” diventa il sentiero che mi fa giungere, come Gesù, alla Risurrezione, ma solo con Lui nel cuore, “nel petto”. Ecco il vero segreto della vita pienamente vissuta accettando la croce! L’accettazione, che non sa di assegnazione, mi porta in “Paradiso”.
È l’accettazione che fa “alzare il tono” alla mia canzone, alla mia vita, alla musica che permea la mia storia. Tra “suoni e danze, vesti bianche” ecco, dunque, la meravigliosa descrizione dell’approdo in Paradiso descritto da chi, come Nino, l’ha sempre sognato così. È così che sognava il suo esordio in Cielo Nino, tra “gioia e canto”, proprio come si fa in un “giorno Santo”, come si fa per un Santo, come ha imparato da quel Santo della Gioia che è don Bosco. “Braccia aperte” sono le braccia del Padre che accoglie tutti e ciascuno ma anche le braccia di ogni uomo, donna, di ogni giovane che nella sofferenza, cerca un aiuto nella Paterna Misericordia di Dio che Egli certamente non rifiuta! Fin dall’eternità il Signore ci ha pensati e ha anche scelto e preparato un posto per ognuno di noi e Nino, che ha corso più di tutti, ha già preso il suo posto ma aspetta, assieme a don Bosco e a S. Domenico Savio, che ognuno di noi possa prendere il proprio e che ognuno di noi possa testimoniare al mondo che “con Te Gesù, Risorgerò!”.
Allora, caro compagno di viaggio, allaccia le cinture e parti. Lascia dietro le tue spalle dubbi e paure, fai spazio nel tuo cuore, adesso puoi, adesso hai un Modello, una Guida, uno Stile di vita … Insegui i tuoi sogni, non lasciarti vivere ma vivi a pieno le tue giornate, le tue croci, le tue gioie, accoglile, donale e condividile! “Libera il cuore al tuo Signor”, lasciati sedurre e condurre da Lui per gridare “il tuo Sì alla Santità”. Osa, abbi il coraggio di non arrenderti, di non scoraggiarti di fronte agli ostacoli, di non vivere di rimpianti ma dai un senso a ciò che fai, che vivi, che senti, metti “le ali” alle tue croci e corri da Lui … c’è un Dio che ti aspetta, che crede in te, che ti ama! Ama, poiché nell’Amore troverai la forza per continuare a “volare alto”! Lasciamoci allora travolgere da questa canzone, facciamola nostra e cantiamo con la nostra vita un Magnificat per le persone che Lui ci ha donato, gli esempi che in loro ci ha mostrato e l’amore che attraverso loro ci ha manifestato.
Vivere con Gioia la sofferenza è possibile … è il mezzo per la tua Felicità, la chiave della tua Santità!
Alfredo Michele Calderoni, SDB