Si è conclusa sabato 13 aprile l’animazione vocazionale all’istituto Don Bosco, Villa Ranchibile di Palermo, animata da un’equipe di giovani fma e sdb della Sicilia. Nel corso della settimana sono state realizzate diverse attività con i 950 studenti della scuola Secondaria di primo e secondo grado, quest’ultima articolata nei licei Classico, Scientifico e Economico Sociale.
E la luna bussò alle porte del buio, cantava Loredana Bertè agli inizi degli anni ‘80, la testimonianza dei giovani consacrati si è agganciata al tema della luce che riceviamo dal Cristo, come la luna riflette quella del sole, e l’esperienza del buio, che ci sfida a ripartire e riaccenderci. Negli incontri in assemblea, nel corso della mattinata di ritiro spirituale, ma soprattutto con la dinamica formativa realizzata classe per classe, molti adolescenti si sono coinvolti emotivamente, mettendosi in gioco con il semplice gesto di riaccendere una lampadina che insieme a quelle dei compagni faceva brillare una grande luna. Così scrive Agnese, studentessa del IV anno del Liceo Classico:” il sogno di Don Bosco è che la felicità non sia un optional, ma il cuore della vita di ogni giovane, chiamato/a a dare un senso profondo e vero alla vita, alle relazioni. I giovani consacrati/e che abbiamo conosciuto sono stati segni tangibili che la felicità esiste davvero e che non è per niente un’utopia: nel donarsi agli altri, in particolare ai giovani, hanno trovato la ragione più profonda della loro esistenza.
Riscoprire Cristo nelle nostre vite come quella Luce in grado di trasformare anche le nostre ferite più recondite, che ci fanno più male, che ci allontanano dalla felicità, in feritoie, è il nodo di svolta!, perchè Egli è capace davvero di far diventare la vita di ognuno di noi qualcosa di meraviglioso!
Questa è la vocazione di ciascuno: essere luce di Gesù nella vita di ogni giorno e rifletterla grazie a quelle feritoie.”
Anche la giovane equipe, fma e sdb, ha vissuto dei giorni di grande ricchezza carismatica, caratterizzata dalla semplicità del ritmo della giornata scolastica; l’Eucarestia del mattino celebrata insieme e la presenza ininterrotta in mezzo ai ragazzi/e della scuola e dell’oratorio, ha cementato il gruppo, ha reso presente e visibile il cuore educativo di Don Bosco e Madre Mazzarello.