Messina San Tommaso

In cammino verso il sacerdozio a Messina 14 giovani salesiani ricevono i ministeri

L’Ispettore Don Domenico Saraniti ha presieduto la solenne celebrazione per il conferimento dei Ministeri di Lettore e Accolito presso l’Istituto Teologico “San Tommaso”. In un clima di gioia e raccoglimento, questa mattina presso la chiesa dell’Istituto Teologico “San Tommaso” di Messina, l’Ispettore dei Salesiani di Sicilia, Don Domenico Saraniti, ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica durante la quale 14 giovani confratelli hanno ricevuto i ministeri del Lettorato e dell’Accolitato. Un passo significativo nel loro cammino di formazione al sacerdozio, vissuto alla presenza di confratelli, familiari e formatori.
Conferimento del Ministero di Lettore: ALIBRIO FABIO, ANASAMBA L. SEBASTIEN, CAPINGALA LUCAS UTENDA, MASSOCOLO MANUEL S., MUNYARUKUNDO POTIEN, NJAKATIANA T. FABIEN, NOMENJANAHARY ROSSARIO, PIANA MARCO e RIGGIO WALTER PAOLO
Conferimento del Ministero di Accolito: CHIUQUE BARROSO, CONGO SIMÃO, JUNIOR FIDEL, KAMBINDA R. JOHANNES e ROCANO ROJAS JOSÉ JAVIER.
Nell’omelia, Don Saraniti ha esortato i candidati a lasciarsi trasformare dalla Parola e dall’Eucaristia: “Il sacerdozio è un dono, non una proprietà personale. È nella fedeltà quotidiana alla Parola e alla mensa che si prepara il cuore a questa vocazione”.
Rivolgendosi in particolare ai nuovi lettori, ha ricordato che la Parola non si proclama solo con la voce, ma con la vita: “Siate vite che parlano, non vite mute. Proclamate con l’esistenza ciò che annunciate con le labbra”.
Agli accoliti, Don Saraniti ha rivolto un forte invito a vivere radicati nell’Eucaristia: “Ricordate che l’Eucaristia illumina la vita. Celebrare la Messa al mattino non è solo un rito, ma una scelta che orienta tutta la giornata. In quel momento siete alter Christus, anzi ipse Christus, perché offrite Cristo al Padre. Ma poi, durante la giornata, è Cristo stesso che offre la vostra vita come rendimento di grazie. È uno scambio misterioso e meraviglioso: nell’Eucaristia diventiamo Cristo, veniamo trasformati da Lui. È un’appropriazione indebita, sì, ma benedetta: nessuna legge la condanna, perché è l’amore che si dona e che salva. Vivete ogni giorno alla scuola del sacrificio, dell’amore, del mistero trinitario. Diventate anche voi Cristo, che si dona ai fratelli”.
Ha poi concluso invitando tutti a custodire nel cuore questo momento come tappa fondamentale: “Queste due tappe — il Lettorato e l’Accolitato — siano per voi una luce stabile nel cammino. Lasciatevi illuminare dalla Parola e nutritevi del Pane della vita. Siate parola viva e pane spezzato per gli altri”.
Un passo importante verso il sacerdozio, illuminato dalla Parola e nutrito dall’Eucaristia.

Don Orazio Moschetti