Verosimilmente, non sarebbe sufficiente ragionare intorno al titolo di questo articolo (frase pronunciata da Don Bosco e relativa al suo primo incontro con Domenico Savio), al fine di comprendere la pregnanza e la profondità delle dimensioni della relazione e dell’accompagnamento all’interno della dinamica di discernimento vocazionale e di crescita spirituale. Di fatto, sono occorsi quasi tre giorni – e non sono neppure stati sufficienti – per indagare più a fondo le trame e gli orditi di una stoffa da intessere per «…fare un bell’abito da regalare al Signore».
Primo di un ciclo di tre incontri previsti per l’anno pastorale 2024/25, il campo “Buona Stoffa”, organizzato dalla “Pastorale Giovanile Salesiana” di Sicilia, si è svolto dal 03 al 05 settembre 2024, presso la Comunità Proposta di Catania “Salette” e ha visto coinvolti 15 giovani: l’occasione ha consentito di sperimentare momenti di preghiera e di vita comunitaria, all’insegna della spiritualità giovanile salesiana e del confronto interpersonale.
Una pluralità di opportunità
Il campo ha offerto e proposto una pluralità di opportunità, spazianti dalla formazione salesiana circa la prima forma di accompagnamento salesiano, ovvero quello d’ambiente, alla catechesi; dalla lettura e dal ritiro; dalla celebrazione e dall’adorazione eucaristica sino alla condivisione di numerosi momenti di fraternità e comunione.
«Che cosa cercate?» (Gv 1,38): posto tale ‘invadente’ quesito, l’interiorità ha acquisito un deciso spazio d’azione. Protagonista delle riflessioni, essa, talora soffocata dal furore quotidiano, ha avuto possibilità di ergersi protagonista e di inquadrare alcune proprie esigenze, forse, spesso, sopite. Lo sguardo di Dio ha abbracciato e accolto i giovani coinvolti, stimolando, secondo una traiettoria ‘a imbuto’, non certamente delle risposte, ma un più orientato indirizzamento delle questioni, tale da suscitare il desiderio di proseguire un ‘pellegrinaggio’ appena intrapreso, ma il cui orizzonte coincide certamente con l’Amore.
Scegliere, accogliere e rimanere rappresentano le tappe di un itinerario cui l’anima (e l’animatore salesiano) deve volgersi, pur nella consapevolezza di dover ricorrere all’aiuto di una guida, al fine di raggiungere, preventivamente, un’adultità responsabile, foriera di una disposizione integrale di fronte a Dio, da cui far sorgere un cosciente decentramento di sé (a vantaggio del prossimo) e la successiva scelta vocazionale.
L’Ora X è scoccata: il sarto ha appena iniziato a lavorare sul proprio telaio.
Federico Catania
Animatore dell’Oratorio salesiano Maria Ausiliatrice FMA di Catania