L’E-learning e le nuove tecnologie digitali per l’apprendimento della religione cattolica: un nuovo capitolo che si apre nella didattica integrata, dopo le direttive emanate dal Miur sull’aggiornamento professionale dei docenti della disciplina, relative alle modalità di apprendimento continuo dei ragazzi in età scolare. Se n’è discusso la scorsa settimana nel 23mo Corso nazionale di aggiornamento degli insegnanti di religione cattolica dal titolo “E-learning e IRC”, che si è tenuto all’Istituto teologico “San Tommaso d’Aquino” dall’1 al 4 dicembre. Finalità del corso, organizzato dal Centro di pedagogia religiosa “G. Cravotta” (riconosciuto e finanziato dal Miur con la partecipazione dell’Ufficio diocesano IRC di Messina), la comprensione dei concetti base del pensiero computazionale e del coding (operazione di problem solving legata alla combinazione di strumenti intellettuali come i giochi interattivi) inseriti dal DDL Buona Scuola fra le metodologie di apprendimento delle scuole primarie e secondarie, l’esercitazione nell’applicazione delle conoscenze di base per la gestione del lavoro scolastico con gli studenti, la valutazione didattica delle abilità specifiche del settore disciplinare e di quelle teorico-pratiche sui linguaggi simbolico culturali in ambiente digitale. Oltre 150 gli insegnanti che hanno partecipato ai lavori suddivisi in quattro sessioni coordinate da docenti di università statali ed esperti del mondo dell’educazione, introdotti da don Antonino Romano direttore del Centro “Cravotta” e della rivista “Catechesi”, dall’arcivescovo Giovanni Accolla e dall’Ispettore dei Salesiani di Sicilia e Tunisia don Giovanni D’Andrea. La riflessione si è incentrata particolarmente sulle sfide antropologico-culturali legate alla crisi pandemica: dall’analisi degli aspetti della comunicazione in tempo di Covid curata da don Nino Meli, alla dimensione pedagogica e didattica, sul quale si è soffermato il docente Nicola Antonazzo. Non è mancato uno sguardo d’insieme alle sfide che interessano i principali settori formativi: dalla situazione dell’IRC a livello nazionale con l’intervento del responsabile nazionale don Daniele Saottini, al rapporto tra pastorale giovanile e IRC nel contesto internazionale ed europeo a cura di don Miguel Angel Garcia, Consigliere Generale dei Salesiani per la pastorale giovanile e alla crisi dell’editoria religiosa sulla quale si è soffermato don Giuseppe Costa, già direttore della Libreria Editrice Vaticana. Il direttore dell’Istituto S. Tommaso, don Gianni Russo, ha invece parlato delle varie problematiche connesse alle neuroscienze. L’intelligenza artificiale e la robotica in particolare, possono avere un impatto positivo nell’istruzione e nella formazione dei giovani che – ha spiegato Russo – andrebbero formati all’utilizzo di sistemi di apprendimento personalizzati basati sull’IA. Gli aspetti didattici tra i linguaggi biblici e musicali, sono stati trattati dai docenti mons. Giuseppe Costa e Valerio Ciarocchi, mentre Eleonora Corrado ha parlato di legislazione scolastica in materia di apprendimento digitale.
Rachele Gerace