Pubblichiamo parte dell’articolo riguardante l’azione pastorale della PGS della nostra casa della Salette. L’articolo è stato pubblicato su Juvenilia l’11 gennaio 2019 nella sezione Storie, dell’edizione on-line.
San Cristoforo è un quartiere del centro storico di Catania, reso famoso più che altro da episodi di cronaca nera. Le piazze di spaccio, la povertà e la mancanza di lavoro influenzano non poco la condizione di vita della gente e l’oratorio di Santa Maria delle Salette diventa un punto di riferimento per tante famiglie.
Michele Scalia da anni opera in questa realtà, allenando i ragazzi del calcio a 5.
“Un modo – ci racconta – per riuscire ad avvicinare giovani spesso abbandonati a loro stessi. Quelli che si aggirano per le viuzze del quartiere impennando sui motorini, condotti senza casco. Quelli che vivono sulla strada già in età precoce e a volte, vittime di facili guadagni, vengono sfruttati per traffici illeciti”. Riuscire ad educare ed allenare questi ragazzi troppo vivaci e a volte “pericolosi” non è semplice. Negli anni si sono presentate tante difficoltà, tra minacce e scontri fisici in campo durante le partite, finite in rissa.
“I ragazzi erano soliti fare così, prima le botte e poi il pallone – spiega Michele -. In ogni occasione bisognava intervenire per placare gli animi, e cercare di far capire quale comportamento bisognava tenere in campo e fuori. A causa di questo clima diverse squadre si rifiutavano di venire a giocare all’oratorio, per evitare anche di entrare nel quartiere. Tutto ciò ha creato non poche difficoltà ma negli anni, utilizzando a volte anche metodi drastici, si è riusciti ad educare tanti ragazzi allo sport, a migliorarne i comportamenti”.
Nonostante il contesto difficile le famiglie, pur fra enormi difficoltà, hanno cercato di sostenere gli allenatori dei propri figli. “È capitato più volte che qualche ragazzo è stato allontanato dalla propria squadra per comportamenti sbagliati, e mai un genitore è venuto a lamentarsi. Nonostante tutto, anche loro sono consapevoli che si agisce per il bene dei figli”.
Dopo tante stagioni portate avanti con dedizione, pazienza e tanta forza di volontà, parte di quei ragazzi che anni fa iniziarono a frequentare l’oratorio grazie alla PGS, adesso che sono cresciuti, sono diventati parte integrante di questa realtà. Si spendono per altri giovani svolgendo attività di volontariato in qualità di animatori, educatori ed allenatori.
Oggi l’accoglienza è uno dei punti forti delle Salette. Certo, c’è tanto da lavorare, intanto però aver “rubato” tanti “carusi” alla delinquenza è un successo che vale più di un campionato, di un trofeo vinto.
Angelo Pirrera