Dal 13 al 15 Settembre 2024 si è svolto presso la casa salesiana di Macerata il campo Giovani Confratelli e giovani Consorelle dell’Ispettoria Sicula SDB e FMA. Era da diverso tempo che confratelli e consorelle in formazione non condividessero uno spazio così prolungato di formazione e l’esperienza vissuta in terra marchigiana ha permesso di rinnovare in noi il carisma dei nostri fondatori per essere al servizio dei giovani, soprattutto i più poveri ed abbandonati, della nostra amata terra di Sicilia.
Il campo ha avuto inizio con una piccola tappa nella suggestiva Assisi, dove in preghiera davanti a san Francesco e Santa Chiara abbiamo potuto prendere una pausa per ricaricare lo spirito e respirare quell’aria di Pace che solo Assisi riesce a donare. Dopo la breve e intensa visita ad Assisi ci siamo spostati verso la casa di Macerata dove siamo entrati a conoscenza di una realtà salesiana in cui coesistono una comunità salesiana e una comunità FMA. Abbiamo potuto metterci in ascolto dell’esperienza della condivisione fra le due comunità consacrate e la CEP dell’intera casa. Quello che più ha colpito i nostri cuori è stata la semplicità e la predisposizione all’accoglienza da parte di tutta la casa; “quando ti metti in ascolto dell’altro parti da perdente” ci ha detto don Francesco Galante, direttore della casa; “al di là dei ruoli c’è un noi che porta avanti le attività” ha incalzato suor Ilaria, direttrice della comunità FMA presente. Il confronto con le due comunità ed anche con i vari laici ha spronato ancora di più il nostro desiderio di vivere e lavorare insieme per il bene dei giovani che il Buon Dio ci affida.
Come ultima tappa di questi giorni non poteva mancare la visita alla santa casa di Loreto, dove abbiamo chiesto a Maria, lei che per prima si è fatta casa di Gesù, di poter essere anche noi luogo di accoglienza e di riparo per tutti coloro che ne avranno bisogno.
Giorni intensi ma anche giorni caratterizzati dalla sana fraternità informale che ha arricchito ancora di più questi giorni e ci ha permesso di iniziare il nuovo anno pastorale nel migliore dei modi.