Il Vescovo di Noto, la Famiglia Salesiana di Sicilia e l’Istituto Secolare dei “Volontari con Don Bosco” (CDB) invitano il popolo santo di Dio ai vari eventi che si susseguiranno dal 2 al 6 maggio 2024 in occasione della chiusura dell’Inchiesta diocesana della Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio Nino Baglieri.
Il 5 maggio è data cara a Nino: il 5 maggio 1951 fu battezzato (ad appena 4 giorni dalla nascita) e il 5 maggio del 1968 festeggiò il suo diciassettesimo compleanno, al mare con gli amici, il giorno prima di cadere dal ponteggio su cui stava lavorando, restando tetraplegico.
Ora – 5 maggio 2024 – si chiude il percorso dell’Inchiesta diocesana. Per usare un’immagine plastica, si potrebbe pensare al percorso di una Causa dei santi come a un grande mosaico.La realizzazione di un mosaico richiede tempo e un po’ di fatica: mettere insieme le tantissime tessere è una bella impresa, ma se ognuno dei partecipanti fa la propria parte (ha una propria valenza anche la tessera in apparenza più insignificante) si riesce a completare l’immagine d’insieme.
I primi passi vi furono, in tal senso, a soli 5 anni dal “Dies Natalis” di Nino – il 3 marzo 2012 con la presentazione della richiesta ufficiale o “Supplex Libellus” –, mentre l’Inchiesta diocesana fu aperta ufficialmente il 2 marzo 2014 nella Cattedrale di Noto (Siracusa). Nino divenne così “Servo di Dio”. In poco più di un decennio il Tribunale Nominato dal Vescovo e – a supportarlo con compiti specifici – i Censori Teologi e la Commissione storica hanno lavorato alacremente.
La Commissione Storica, in particolare, ha ricercato, raccolto, studiato e presentato le tante fonti documentali afferenti alla Causa: i documenti personali di Nino (civili, religiosi, medici, ecc.); Scritti – editi e non – del Servo di Dio (come le Lettere e i fondamentali Quaderni-Diario boccascritti); Scritti significativi al Servo di Dio e soprattutto Scritti sul Servo di Dio (dai libri agli articoli, dai resoconti di grazie a tante attestazioni del bene fatto da Nino e di iniziative in suo onore). La Commissione storica ha consegnato al Tribunale plichi con oltre quindicimila pagine di scritti, oltre a una Relazione che illustra il lavoro svolto, valuta le fonti e presenta una prima Biografia critica del Servo di Dio.
Il Tribunale ha focalizzato la sua attenzione sull’ascolto, sotto giuramento, di oltre 100 testimoni: familiari, amici (compresi quelli di Nino adolescente) e conoscenti. Essi hanno riferito con precisione fatti, eventi, parole ed esperienze vissute con Nino.
Nei prossimi giorni gli eventi in cantiere sono diversi e ognuno intende dare un diverso messaggio, ma con lo stesso fine: tutti siamo chiamati alla santità nel “qui e ora” della storia.
Si inizia il 2 maggio alle 20.00 al Teatro Garibaldi con il musical “Sulle Ali dell’Amore” a cura del C.G.S. (Cinecircolo Giovanile Salesiano) Life di Biancavilla: un modo diverso di presentare la storia di Nino.
Il 3 maggio, nella mattinata, sarà proiettato il film su Nino Baglieri nelle varie istituzioni scolastiche che hanno aderito all’iniziativa. Nel pomeriggio alle ore 16.00 è previsto presso la Sala Triberio del Palazzo della Cultura un seminario giornalistico (aperto a tutti) che tratterà il tema: “La Croce e la Luce, il caso del Servo di Dio Nino Baglieri”.
Sabato 4 maggio alle 20.00 – con partenza dall’Oratorio Salesiano di Via Don Bosco, 21 (Modica Alta) – meditazioni tratte dagli scritti di Nino saranno presentate “sui luoghi di Nino” (casa natia, Ospedale San Martino, luogo della caduta…): anima il Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana da don Pierluigi Cameroni SDB.
Domenica 5 maggio alle ore 18.00 nella chiesa madre di San Pietro (Modica Bassa) è prevista la solenne concelebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo di Noto mons. Salvatore Rumeo, al termine della quale ci sarà il “rito di chiusura” dell’Inchiesta diocesana.
Infine lunedì 6 maggio, solennità di San Domenico Savio e ricordo del 56° anno di Croce del Servo di Dio, alle ore 18.30 presso la Parrocchia “Maria Ausiliatrice”, don Pascual Chávez Villanueva SDB, già IX successore di Don Bosco come Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana, presiederà la concelebrazione Eucaristica al termine della quale ci sarà un momento di agape fraterna tipica della tradizione salesiana.
Così si è espresso il vescovo mons. Rumeo alla domanda sulla chiusura dell’Inchiesta diocesana: “La chiusura dell’Inchiesta diocesana per la Causa di Beatificazione e Canonizzazione di Nino Baglieri costituisce un evento di grazia nella vita della Diocesi di Noto, della Famiglia Salesiana e della Città di Modica. La divina avventura di Nino Baglieri ricorda a tutti noi che la santità è possibile e non appartiene ai secoli passati: la santità è la via per raggiungere il Cuore di Dio. Nella vita cristiana non ci sono altre soluzioni. Abbracciare la Croce vuol dire stare con Gesù nella stagione della sofferenza per partecipare alla Sua Luce. E Nino è nella luce di Dio”.
Il responsabile Mondiale dei “CDB” così si esprime sul senso della consacrazione laicale oggi, consacrazione vissuta anche da Nino: “Nino Baglieri è stato per noi Volontari Con Don Bosco un dono speciale del cielo: è il primo di noi fratelli che ci mostra un cammino di santità attraverso una testimonianza umile, discreta, gioiosa. Nino ha realizzato in pienezza la vocazione alla secolarità consacrata salesiana e ci insegna che la santità è possibile in ogni condizione di vita, anche quelle segnate dall’incontro con la croce e la sofferenza. Nino ci ricorda che tutti possiamo vincere in Colui che ci dà forza: la Croce che lui ha tanto amato, come uno sposo fedele, è stata il ponte attraverso cui ha unito la sua storia personale di uomo con la storia della salvezza; è stata l’altare su cui ha celebrato il suo sacrificio di lode al Signore della vita; è stata la scala per il paradiso. Animati dal suo esempio anche noi, come Nino, possiamo diventare capaci di trasformare come lievito buono tutte le realtà quotidiane, certi di trovare in lui un modello e un potente intercessore presso Dio”.
Con la conclusione dell’Inchiesta, tante carte processuali del Servo di Dio Nino Baglieri lasceranno Modica alla volta di Roma, dove sia il Dicastero dei Santi (in Vaticano) sia la Postulazione Generale Salesiana lavoreranno alle tappe successive della Causa, in vista del riconoscimento della “Venerabilità”: Nino però non lascia la sua città, chiamata ancora ad accompagnare la sua Causa conoscendolo e facendolo conoscere sempre meglio, soprattutto presentando a lui nella preghiera tante situazioni di malattia e di dolore, perché Nino possa continuare ad aiutare tanti e il Signore conceda la grazia di quel miracolo che apre la strada alla beatificazione.
Don Giovanni D’Andrea, Ispettore dei Salesiani di Sicilia, identifica la chiusura dell’Inchiesta diocesana come un arrivo e una partenza allo stesso tempo. Queste le sue parole, per definire il percorso di “nuovo inizio” che attende dopo il 5 maggio: “Si inizia con una data carismaticamente significativa per la Congregazione e la Famiglia Salesiana e per la storia terrena di Nino Baglieri, il 6 maggio ricorre infatti la festa di S. Domenico Savio ed anche l’anniversario della rovinosa caduta di Nino Baglieri dall’impalcatura che provocò la paralisi del corpo e dell’anima. Sappiamo bene come la grazia del Signore – dopo 10 anni da quel 6 maggio 1968, nel quale Nino si ritrovò nel “deserto dello spirito” – operò la conversione il cui frutto fu un seme di speranza per tante persone che entravano in relazione con Nino. Dal 6 maggio 2024 l’impegno nel diffondere e far conoscere la figura di Nino Baglieri aumenta e si deve sempre più qualificare con una caratterizzazione fortemente giovanile e come modello di santità laicale. Nel fare questo, tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo. Siamo chiamati a conoscere sempre meglio e sempre più la persona di Nino ed il suo messaggio di speranza. Anche noi come Nino vogliamo indossare ‘tuta e scarpette’ e ‘correre’ sulla strada della santità che vuol dire realizzare il Sogno di Dio per ciascuno di noi, un Sogno che ognuno di noi è: l’essere ‘felici nel tempo e nell’eternità’, come don Bosco scrisse nella sua Lettera da Roma, il 10 maggio 1884”.
Da parte sua, la Postulazione – che tratta la Causa a nome delle Parti Attrici e la patrocinerà nei prossimi immediati anni a stretto contatto con il Dicastero delle Cause dei Santi – “vive con gioia e gratitudine la conclusione della fase diocesana della Causa del Servo di Dio Nino Baglieri: un ‘grazie!’ a chi ha contribuito con sacrificio e dedizione per raggiungere questo traguardo!”. “La testimonianza di Nino – auspica il Postulatore Generale don Pierluigi Cameroni SDB – sia segno di speranza per quanti sono nella prova e nel dolore, e per le nuove generazioni, perché possano imparare ad affrontare la vita con fede e coraggio, senza scoraggiarsi e abbattersi. Nino ci sorride e ci sostiene perché, come lui, possiamo fare la nostra ‘corsa’ verso la gioia del cielo”.