Catania

Lettera dell’Ispettore per l’avvio dell’anno pastorale

 “All’età di nove anni ho fatto un sogno, che mi rimase profondamente impresso nella mente per tutta la vita. […] In quel momento apparve un Uomo venerando, in età virile, nobilmente vestito. Un manto bianco gli copriva tutta la persona; ma la sua faccia era così luminosa, che io non poteva rimirarla. Egli mi chiamò per nome, e mi ordinò di pormi alla testa di quei fanciulli, aggiungendo queste parole: – Non colle percosse, ma colla mansuetudine e colla carità dovrai guadagnare questi tuoi amici. Mettiti dunque immediatamente a far loro un’istruzione sulla bruttezza del peccato e sulla preziosità della virtù. – Confuso e spaventato soggiunsi che io era un povero ed ignorante fanciullo, incapace di parlare di religione a quei giovanetti”.

(Memorie Biografiche, I, 125)

Miei cari confratelli, laici nella condivisione della missione e del carisma, collaboratori, giovani e ragazzi, un caro saluto a tutti voi.

Un nuovo anno pastorale avvia il suo percorso e noi siamo chiamati ancora una volta ad essere protagonisti e compagni di viaggio dei giovani e degli adulti che la Provvidenza ci invia. Questa agenda vuol essere un valido strumento per meglio pianificare le nostre attività e ricordare gli appuntamenti importanti che vivremo.

Quest’anno approfondiremo la terza ed ultima tappa del percorso triennale in preparazione al bicentenario del “sogno dei 9 anni”: “Noi ci stiamo. Non con le percorse ma con la mansuetudine”. Come ricorderete, nel primo anno (2020-21) abbiamo riflettuto sulla realtà in cui siamo chiamati a vivere, “Nel cuore del mondo”. L’anno 2021-22 ci ha visti lavorare sul carattere, con l’obiettivo di assumere una personalità tanto tenera quanto robusta: “Renditi umile forte e robusto” per una missione responsabile. Nei prossimi mesi e per l’intero anno pastorale che ci accingiamo a vivere, saremo, da ultimo, guidati dalla frase che nel sogno dei nove anni l’uomo venerando rivolge al piccolo Giovanni Bosco, indicandogli la modalità di azione tra i ragazzi che litigano e si insultano pesantemente a vicenda: “Non con le percorse ma con la mansuetudine”. Quello che Gesù indica a Giovannino vale ancora oggi per ciascuno di noi e ci invita a prendere coscienza ed approfondire il nostro stile carismatico nello stare tra i giovani. Uno stile da conoscere, vivere e condividere, come ci ricorda anche l’hashtag che accompagna la proposta formativa: #ShareTheDream, condividi il sogno.

A Dio piacendo, quest’anno potrò riprendere a fare le Visite ispettoriali, durante le quali, con le Comunità ed i Consigli delle CEP, dedicheremo un tempo alla redazione del PEPS locale, il Progetto Educativo Pastorale Salesiano. Il PEPS non è un semplice documento da dover fare, ma la risposta che la CEP, con i suoi organismi di animazione, vuol dare ai bisogni del territorio dove l’Opera salesiana è presente. Sarà un percorso non facile, ma nemmeno impossibile se ognuno di noi darà qualcosa di sé. È questo il motivo per cui nell’avvio dell’Anno pastorale a Montagna Gebbia ci lasceremo guidare da Don GARCÍA MORCUENDE Miguel Ángel, Consigliere Mondiale della Pastorale Giovanile della Congregazione salesiana. Sarà, inoltre, un anno nel quale proveremo a definire meglio il “Percorso di Formazione SDB e Laici” anche attraverso un percorso di aggiornamento pastorale proposto dal Centro Ispettoriale.

Siamo consapevoli che il nuovo anno pastorale sarà ancora segnato dal Covid-19 con tutte le conseguenze e gli effetti dovuti alla pandemia, che incidono sui nostri equilibri interiori, sul nostro modo e modalità di relazionarci con gli altri. Stiamo sempre più imparando a convivere con essi, non come chi subisce e resta passivo, quasi fatalista, ma reagendo da persone propositive che, fiduciose in Dio che non abbandona, nella prova sanno essere segno di speranza. In più da febbraio 2022 si è aggiunta una ennesima guerra in questo mondo martoriato da circa 60 conflitti, la guerra in Ucraina. Con lo scoppio della guerra è anche sbocciata la solidarietà per le vittime della guerra, abbiamo dato vita a campagne di raccolta fondi così come suggerito dal Rettor Maggiore, abbiamo aperto le nostre case per accogliere i profughi, vittime innocenti della cecità bellica di qualcuno. La nostra Ispettoria accoglie circa 100 persone in maggioranza mamme con bambini, sia nelle nostre Opere, come a Palermo – Santa Chiara, sia in alloggi messi a disposizione da laici che frequentano le nostre Case o che ad esse sono collegati. L’accoglienza e la disponibilità dimostrate sono ancora una volta un segno tangibile della nostra solidarietà. Vi invito a continuare a sostenere, oltre che con la preghiera, anche economicamente l’accoglienza degli ucraini nella nostra Ispettoria (in basso i riferimenti bancari).

L’anno pastorale appena concluso è stato contrassegnato da alcuni momenti importanti per la nostra Sicilia Salesiana. Da un lato, abbiamo celebrato il Capitolo Ispettoriale 31 che ha visto la definizione dell’attuazione del Capitolo Generale 28° ed una sempre maggiore attenzione alla ricaduta nelle nostre realtà della “Riflessione postcapitolare” del Rettor Maggiore. Al termine dei lavori capitolari è stato condiviso il Progetto Organico Ispettoriale, nostra “carta di navigazione” per i prossimi anni, nonché si è giunti alla redazione del Piano di Ridisegno della presenza salesiana in Sicilia e Tunisia. Dall’altro, abbiamo vissuto a più riprese, dal settembre 2021 all’aprile 2022, la Visita Straordinaria ed attendiamo le indicazioni da parte del Rettor Maggiore per meglio vivere il nostro essere salesiani oggi in Sicilia.

L’anno che ci apprestiamo a vivere non sarà privo di momenti altrettanto significativi come la Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Lisbona nell’estate del 2023 e la conclusione – il 28 dicembre 2022 – dell’anno dedicato a S. Francesco di Sales a 400 anni dalla sua morte, occasione quest’ultima che ci ha permesso di riscoprire le radici della nostra spiritualità nel santo Vescovo i cui scritti ispirarono Don Bosco ed il suo sistema educativo. Inoltre nei giorni 27 e 28 gennaio 2023, in preparazione alla festa del nostro Fondatore, accoglieremo a Catania la reliquia del Beato Giudice Rosario Livatino. Sarà l’occasione, alla luce della sua testimonianza di fede credibile, per rinnovare l’attualizzazione del motto di Don Bosco: buoni cristiani, onesti cittadini e futuri abitatori del cielo.

Stiamo vivendo secondo le modalità ed il coinvolgimento delle diocesi il Sinodo della Chiesa italiana: “Per una chiesa sinodale: Comunione, partecipazione e missione ed attendiamo, nell’ottobre del 2023, il Documento finale.

Sono e saranno tutte occasioni di grazia, da cogliere nella loro essenza e vivere insieme alla proposta formativa “Noi ci stiamo”. A tal proposito, rinnoviamo ed incentiviamo la scelta di utilizzare quale valido sussidio formativo il “Quaderno di lavoro” ideato dalla Consulta Nazionale del MGS e coordinato da D. Rossano Sala. È un sussidio adatto non solo ai giovani, ma accessibile e adeguato a tutti gli operatori pastorali che sono la linfa vitale delle nostre opere: animatori, educatori, catechisti, operatori sociali, alleducatori.

Buon anno pastorale ed educativo a tutti

Don Bosco ci benedica Maria ci accompagni

Catania, 28 agosto 2022