Se affrontato con le giuste precauzioni e un pizzico di fede il Covid-19 non sarà un problema questo inverno.
Il rispetto delle regole del governo italiano in tema sanitario e un po’ di buon senso sono gli ingredienti necessari per affrontare l’emergenza Covid che attanaglia ancora il Bel Paese. A Palermo l’opera salesiana Don Bosco Ranchibile, situata in via della Libertà, ha deciso di riprendere le sue attività; «è tempo di ricominciare, non potevamo stare con le mani in mano e i ragazzi hanno bisogno di noi» così Alice, che con esperienza ha affermato l’opinione condivisa della squadra degli educatori che gravitano attorno all’Oratorio Don Bosco.
Con realismo e autentica fede l’educatrice risponde alle domande dei genitori al cancello, i Salesiani con mascherina salutano sorridenti i giovani che varcano i cancelli e gli animatori al triage con termo-scanner e gel igienizzante accolgo i più piccoli. Alice continua «abbiamo iniziato il nostro anno Oratoriano, nonostante le paure e le incertezze che viviamo in questo tempo, proviamo a fare del nostro meglio per permettere ai ragazzi di diventare buoni cristiani e onesti cittadini. Troviamo il senso del nostro agire dal sistema preventivo di Don Bosco, fondato su Ragione,Religione e Amorevolezza fari che illuminano questo cammino che per noi è l’educazione».
Si sente viva la gioia di stare insieme che è più forte di qualsiasi difficoltà, si sente il cuore che gli educatori e gli animatori mettono in ciò che fanno e riusciamo a percepire l’agire di Dio nell’agire di quelle persone che volontariamente offrono la loro vita ed il loro tempo per gli altri. Don Gabriele Cardaciotto, diacono da poco tempo ordinato, ci racconta come hanno strutturato le attività alla luce dei diversi DPCM: «tra le tante attività sportive come calcio, basket e l’arte marziale – per tutti un po’ nuova – dell’ hwa rang do, non mancano i laboratori di danza e ginnastica artistica, garantendo il rispetto di tutte le regole a tutela della salute dei partecipanti e degli educatori».
Passeggiando sotto i portici del Ranchibile ci si rende conto subito che l’Oratorio non è solo sport: è anche musica, teatro, preghiera e tanto altro; don Gabriele con uno sguardo profondo aggiunge con chiarezza che «i cristiani agiscono senza dimenticarsi di Colui che ci guarda da lassù e che guida i nostri passi quotidiani».
Salutando i ragazzi palermitani notiamo che, anche se la distanza fisica è un elemento predominante di questo nostro tempo, dentro il cortile – i Salesiani – non permettono alla distanza sociale di prendere il sopravvento: un’emozione che ti arricchisce e che ti tocca il cuore.
Antonino Garufi sdb