In data 29 e 30 agosto 2020, si è svolto, nella comunità del San Tommaso di Messina, l’incontro delle famiglie dei salesiani dell’Ispettoria Siciliana, appuntamento annuale che va avanti dal 2018. Due mezze giornate all’insegna dell’ascolto e del confronto tra le varie famiglie circa le proprie esperienze, in quanto tutti accomunati da un figlio/fratello/cognato che ha fatto la scelta di intraprendere la vita salesiana.
Il “titolo” che ha guidato le famiglie è stato: da Nazareth ai Becchi: sognare la Famiglia, tema che è stato possibile approfondire grazie a due relazioni, tenute rispettivamente da don Giuseppe Cassaro – direttore della casa ospitante – e don Alfredo Calderoni – nuovo responsabile delle famiglie SDB. La prima ha avuto per soggetto la famiglia di Gesù, mediante la quale sono state analizzate le quattro “stagioni dell’amore” e le conseguenti fasi dell’ascolto, azione che racchiude la chiave divina per vivere bene l’amore in famiglia ed è altresì l’attitudine umana che rende gli uomini più simili a Dio. Nella seconda relazione è stata presentata la famiglia di don Bosco, da cui Giovannino ha imparato tutto ciò che ha a sua volta trasmesso ai ragazzi di cui si è preso cura. Grazie agli scritti di don Bosco, infatti, sappiamo che entrambi i suoi genitori lo hanno educato secondo valori e principi che lo hanno formato come uomo e come santo. Mamma Margherita in particolare, avendo seguito maggiormente la crescita di don Bosco, è diventata una figura fondamentale per chiunque sia legato alla congregazione. Giovannino è difatti cresciuto all’interno di una “chiesa domestica” fatta di una fede semplice, spicciola, in cui la preghiera e il rapporto con Dio, misericordioso e presente, occupavano un ruolo indispensabile. Proprio per questo, per don Bosco, e di conseguenza per tutti i salesiani da 160 anni a questa parte, lo spirito di famiglia è una caratteristica che non può mancare all’interno delle “case” sparse per il mondo. Mamma Margherita non può che essere esempio per ogni genitore di un SDB, poiché ha da sempre desiderato la “salute dell’anima” dei suoi tre figli, ed è stata in grado di farsi ed essere madre per ogni ragazzo che don Bosco le ha affidato.
Una piacevole sorpresa è stata rappresentata dalla presenza del Rettor Maggiore emerito, don Pascual Chavez, che con il suo saluto iniziale, la classica buonanotte salesiana e con l’omelia della messa domenicale, ha accompagnato le famiglie e i salesiani presenti con semplici parole che hanno centrato il tema dell’incontro, anche attraverso il racconto di un aneddoto della sua esperienza personale. Il IX successore di don Bosco, inoltre, ha esortato famiglie e salesiani a diffondere, in questo periodo di pandemia – ma soprattutto dopo –, una sempre maggiore globalizzazione della fratellanza, per far sì che sentimenti negativi come l’ingiustizia e l’egoismo abbiano sempre meno spazio all’interno della società.
Tra momenti di condivisione, confronto e fraternità, l’incontro delle
famiglie SdB si è concluso con la Celebrazione Eucaristica, durante la quale 5 giovani salesiani hanno rinnovato i voti temporanei, circondati dalle loro famiglie e da persone che scelgono ogni giorno di essere per loro genitori, fratelli e sorelle, in quanto parte di una Famiglia ancora più grande, i cui componenti sono legati dalla preghiera reciproca.
Giuditta Garufi