Messina San Tommaso

I 50 anni dell’Istituto teologico S. Tommaso

Le iniziative

Riceviamo e pubblichiamo un articolo apparso sul quotidiano “Gazzetta del Sud”, riguardante le iniziative per i 50 anni dell’Istituto Teologico S. Tommaso. L’articolo di Patrizia Danze racconta le attività del Simponsio “Con il cuore sempre giovane. La fondazione del San Tommaso nella memoria dei testimoni”.

L’articolo è stato tratto dall’edizione cartacea di Gazzetta del Sud a pag. 26, del 31 ottobre 2018.


L’ARTICOLO

Era il 1967 quando monsignor Francesco Fasola, di ritorno dal Concilio Vaticano II, gettava a Messina il seme di quel che sarebbe diventato un albero fruttuoso, l’Istituto Teologico San Tommaso, una realtà dinamica di studi, Università Pontificia Salesiana, di cui quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario. Un compleanno celebrato con due giornate di studio. Ieri l’incontro, moderato nella Sala Conferenze dell’Istituto dal preside don Giuseppe Cassaro, che ha rivolto un saluto di gratitudine a tutti coloro che hanno permesso che questa realtà diventasse sempre più vitale, è stato affidato al ricordo di quattro testimoni d’eccezione: monsignor Vittorio Mondello, arcivescovo emerito di Reggio Calabria-Bova, don Calogero Montanti, già docente di Sacra Scrittura, don Raimondo Frattallone, docente emerito di Teologia morale, don Olimpio Simionato già docente di Teologia dogmatica. Il valore testimoniale dei giorni trascorsi al San Tommaso è diventato nelle loro relazioni un ricordo fulgido che ha ricostruito la storia dell’istituto: da quando mons. Fasola, come ha ricordato mons. Mondello, decise di unire gli studi dell’Ignatianum, del Seminario, dei Cappuccini e lo studentato dei Salesiani in un unico luogo fertile di idee e di comunione. E uomo di comunione e missionario, ha definito don Frattallone, nel suo commosso ricordo, monsignor Fasola, mandato a raccogliere e ad unire intelligenze. Non che al San Tommaso non ci fosse un vivace scambio di idee. Gli anni Settanta, con il contesto storico-politico in cui si viveva, tra ansia di rinnovamento e timore che il cambiamento travolgesse l’ortodossia della Chiesa, spingevano alle dispute. Ma, come ha ricordato Don Montanti nella sua testimonianza, si faceva anche in tal modo esperienza di Chiesa. Un confronto talora anche acceso, appassionato, ma vitale. Una fucina di sperimentazione che oggi deve

spingere, come ha detto don Simionato, richiamando il recente sinodo dei giovani con Papa Francesco, a chiederci se siamo preparati, tutti, a confrontarci con i giovani e con il cambiamento.

Oggi i lavori continueranno, dalle 9, sempre nella Sala Conferenze dell’Istituto, con il convegno “Vero o falso? La verità nel tempo della post-verità”. Interverranno Maurizio Aliotta, preside dello Studio Teologico San Paolo, la professoressa Ina Siviglia della Facoltà teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista” e Alessandro Notarstefano, direttore responsabile della Gazzetta del Sud.