Dal 28 al 30 settembre, Valdocco è stata pronta ad accogliere il tradizionale appuntamento “missionario” dell’Harambée.
Il tema dell’incontro sono state le parole dell’Angelo ai pastori e a tutta l’umanità del Vangelo di Luca (2,10) «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia».
Per molti di noi che abbiamo partecipato a questo incontro, è stata una nuova esperienza quella di leggere questo brano del Vangelo in chiave missionaria, ma riflettendo accuratamente, si parla del primo annuncio. Il primo a parlare, ad annunciare qualcosa, nella Scrittura, è Dio stesso che annuncia la creazione della luce e, poi, di tutte le opere che usciranno dalle sue mani. Quando si parla di primo annuncio di evangelizzazione, il centro è il kerygma, cioè la testimonianza della pasqua di Gesù e Papa Francesco lo ricorda di continuo. Egli scrive nella Evangelii Gaudium “Non lasciamoci rubare la gioia dell’evangelizzazione!”.
Questo annuncio gioioso può raggiungere gli uomini in molti modi. A Don Bosco in particolare, Dio ha affidato la missione di portare l’annuncio della salvezza a tutti i giovani del mondo. E ancora oggi Il Signore non smette mai di cercare i Suoi figli e, a tal fine, continua a chiamare e ad inviare testimoni credibili, che portino la buona notizia a chi ancora non l’ha ricevuta. Ed è così che in occasione della 149° Spedizione Missionaria Salesiana, il Rettor Maggiore e la Madre Generale delle FMA, hanno inviato 25 salesiani e 11 Figlie di Maria Ausiliatrice ad “annunziare ai popoli il Vangelo della vita” per essere “per i giovani presenza paterna e materna di Gesù, che vuole per tutti vita abbondante”.
Tra le novità più interessanti è l’invio di una nuova presenza in Gambia, numerosi invece saranno inviati in Europa per rispondere agli obiettivi del “progetto Europa” e per la prima volta nella storia salesiana, saranno inviati missionari in Italia e precisamente presso l’Ispettoria ICC.
Inoltre anche l’Ispettoria della Sicilia e Tunisia è grata a Dio per il dono di due nuovi missionari destinati all’opera di Manuoba, si tratta di don Kazadi Jacques Florimond, proveniente dal Congo e di don Godwin Kharkhongor, proveniente dall’India.
Martina Novello