“Il Padre Misericordioso che fa festa con te!” questo è stato il tema del terzo incontro di GR Ado, svolto online con i ragazzi degli ambienti salesiani di Sicilia che, nonostante il periodo difficile in cui ci troviamo, continuano il cammino verso una vita piena con Dio e lo Spirito salesiano. È lo spirito che viene trasmesso dagli educatori di ogni oratorio, grazie anche alla grande squadra degli organizzatori del MGS Sicilia che ad ogni incontro lasciano messaggi che avvicinano alle vie del Signore.
Prima di iniziare l’incontro, come da bravi cristiani, è stato celebrato un piccolo momento di preghiera, guidato da Suor Maria Di Caro, per affidare al Signore e alla vergine Maria l’incontro.
Subito dopo, Don Alberto Anzalone ha mostrato un filmato presentando i grandi maghi della famiglia salesiana: Giuseppe Toscano e Pablo, che con una piccola scenetta hanno fatto riflettere i ragazzi su un passo del Vangelo secondo Luca: la parabola del Padre Misericordioso. La parabola narra di un padre che aveva due figli: il più giovane chiese al padre la parte del patrimonio che gli spettava ma, dopo averla ricevuta, se ne andò di casa spendendo tutta l’eredità che possedeva in beni materiali e futili. Di conseguenza, dovette iniziare a lavorare e trovò impiego nel pascolare i porci, mangiando ciò che mangiavano loro. Il figlio si rese conto del peccato che aveva commesso e decise di ritornare dal padre, che lo accolse a braccia aperte e fece festa per il figlio ritornato a casa.
Appena finita la lettura, Don Alberto si è soffermato sulla frase “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta” dove vediamo la figura del figlio minore, che considera il padre morto pur di avere la parte di denaro che gli spetta… si considera orfano, ma nonostante ciò il padre, che rappresenta l’immagine del padre misericordioso, rispetta il volere del figlio e per questo motivo “egli divise tra loro le sue ricchezze” , come Dio rispetta la libertà delle scelte che si compiono durante il cammino di vita, anche se a volte non rispecchiano la visione della vita che Dio ha preservato per noi. Come il figlio minore che “sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto”, durante i momenti di difficoltà in cui ci sentiamo più lontani dalla fede, è lì che troviamo il Signore, quando riconosciamo l’errore commesso e il Peccato fatto a colui che non abbandona mai… “ho peccato davanti al Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Il padre, anziché rifiutare il figlio e “prenderlo a coppa” (tipica espressione siciliana: dare botte), non solo lo accolse e lo vestì dei suoi abiti più belli, ma fece festa e uccise il suo agnello più grasso, per suo figlio che “era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. Proprio come Dio fa con ognuno di noi: l’amore può tutto, e l’amore di Dio per noi è più grande di quello che possiamo immaginare. Infatti, Dio stesso ci permette di poter essere perdonati attraverso il sacramento della Riconciliazione, che ci purifica da tutti i peccati commessi grazie al pentimento e alla confessione. Allo stesso tempo, Dio ci viene incontro proprio come il Padre Misericordioso va incontro al figlio, correndo e baciandolo, incontro che per noi avviene attraverso l’Eucarestia, in cui Dio entra dentro di noi per plasmarci del suo amore immenso.
In seguito, siamo stati divisi nelle stanze tra biennio e triennio. Nel gruppo del biennio abbiamo continuato a riflettere su questi due sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucarestia attraverso un gioco: abbiamo cercato di metterci nei panni di accusatori e difensori di questi due sacramenti, condividendo alcuni pareri: Confessarsi perché? Cos’è il peccato? Andare a messa, da spettatori o da attori? Varie sono state le espressioni condivise dove luoghi comuni e riflessioni personali ci hanno aiutato a riflettere su come ciascuno di noi vive questi due doni che Dio ci ha dato. Lui ci vuole vivi e ci accoglie sempre così come siamo con il suo amore misericordioso.
Nei piccoli gruppi del triennio, invece, ogni ragazzo ha espresso il proprio pensiero e la propria riflessione su quello che ha suscitato questa parabola, ponendosi anche delle domande per riflettere e riconoscere se stessi all’interno della parabola, come ad esempio: Cos’è per te il peccato? Che rapporto hai con la confessione? Credi realmente nella misericordia di Dio e nell’abbraccio del Padre, prima ancora che gli vada incontro? Sei fedele all’eucarestia domenicale?…
Dopo esserci confrontati, e aver compreso a pieno la parabola del padre misericordioso, la conclusione è stata caratterizzata dalla visione del video di cui il messaggio finale è: qualsiasi peccato abbiamo commesso, grazie al sacramento della Riconciliazione purifichiamo mente e cuore, e il nostro legame con l’amore di Dio si rafforza anche attraverso l’Eucarestia, due Doni che ci permettono di rinascere!
#eucarestiaXdono
Aurora Tomaselli
Oratorio Giovanni Paolo II, Librino CT
Gaia Sella
Oratorio Salesino Salette CT